Incentivi all’acquisto di auto elettriche anche nelle flotte aziendali: l’industria della mobilità a zero emissioni ci riprova e si appella nuovamente al Governo nella speranza che, questa volta, riesca a smuoverlo per prevedere il bonus a favore delle vetture full electric nelle società.

A spiegare perché questa mossa farebbe bene all’Italia è Francesco Naso, segretario generale di Motus-E: “Le flotte aziendali non solo sarebbero un traino importante in questo momento, ma, soprattutto, rappresenterebbero uno strumento di vera diffusione dei mezzi completamente elettrici, portando sul mercato dell'usato, nel giro di 3-4 anni, veicoli a batteria che potranno essere acquistati anche da famiglie che non possono permettersi un mezzo nuovo”.

Meglio all’estero

Nel suo intervento, Naso e l’associazione danno anche una panoramica sull’attuale andamento di mercato: “Ad oggi, in poco meno di un mese dall’introduzione dei nuovi fondi per l’Ecobonus, sono stati spesi 23 milioni di euro per l’acquisto di vetture completamente elettriche. Non sono pochi, ma dobbiamo precisare che a frenare le immatricolazioni è anche la mancanza di disponibilità di vetture elettriche, piazzate dalle Case automobilistiche sui mercati i cui Governi avevano già previsto gli incentivi e dove la quota di mercato delle auto con la spina supera ormai il 20%”.

“Parlo di Belgio, Regno Unito, Francia, Germania e Paesi Bassi. Anche in Spagna il mercato dell’auto elettrica corre: il Governo ha previsto lo stanziamento di altri 225 milioni di euro per l’acquisto di auto elettriche ed ibride, che si aggiungono ai 400 milioni di euro già stanziati e finiti”.

Francesco Naso, segretario generale di Motus-E

Serve uno slancio

Secondo Motus-E, è perciò “necessario ridare nuovo slancio al mercato italiano”. E questo, come spiegato già nei mesi scorsi, potrebbe avvenire anche grazie al boost delle aziende, oltre che all’eventuale approvazione, nel decreto Aiuti, “di incentivi per l’installazione di colonnine per i privati”.

“Vorrei ricordare, anche contro le diverse fake news che girano in questi giorni – conclude Naso –, che un maggior numero di auto elettriche su strada si tradurrebbe in costi inferiori delle vetture, a vantaggio di tutti. La transizione energetica è in atto, l’Italia non può e non deve farsi trovare impreparata”.