Tesla ha deciso di tagliare il personale e, dopo l’annuncio di Elon Musk in persona, ha già avviato le pratiche con i primi licenziamenti. Il ceo della Casa ha parlato di esuberi pari a circa il 10% della forza lavoro, ritrattando poi parzialmente la questione, ma è chiaro che tra i dipendenti aleggi una certa apprensione. E più di qualcuno ha già fatto le valige.
A quanto pare, diversi (ormai ex) dipendenti Tesla sono passati ad aziende concorrenti come Rivian o Lucid. Oppure si sono lasciati sedurre dalle opportunità di carriera presso big tech come Apple o Amazon. A dirlo è uno studio di Punks & Pinstripes, organizzazione che riunisce alcuni dei dirigenti d’azienda più influenti in campo internazionale.
Tech in testa
Punks & Pinstripes ha monitorato i movimenti di alcune figure chiave e dei talenti che hanno lasciato Tesla negli ultimi tempi. Attraverso le informazioni fornite da LinkedIn Sales Navigator ha scoperto che negli ultimi 90 giorni ad andarsene sono stati in 457.
Di questi, 56 sono finiti da Rivian e 36 da Lucid. Solo 8 invece hanno deciso di passare a una Casa "tradizionale" come Ford o General Motors. Ben 179 sono passati al settore tecnologico, con Apple in testa a pari merito con Amazon, probabilmente perché anche la Mela sta spingendo sulla progettazione della sua auto elettrica.
- Apple: 51
- Amazon: 51
- Google: 29
- Meta: 25
- Microsoft: 23
L'azzardo di Elon
Insomma, se da una parte Elon Musk si trova a dover tagliare una fetta considerevole dei dipendenti Tesla (ma assume anche in altre aree, a dirla tutta), secondo alcuni con le sue dichiarazioni potrebbe aver paradossalmente avvantaggiato alcune aziende concorrenti, che hanno accolto a braccia aperte tecnici e ingegneri che non si sentivano più "al sicuro".
Tra le aziende che hanno attinto dalla Casa automobilistica americana anche Redwood Materials (12 assunzioni) e Zoox (9 assunzioni). La prima, si sa, è la società creata dal cofondatore di Tesla, JB Straubel, che lavora nel campo del riciclo delle batterie, la seconda una startup di veicoli a guida autonoma finanziata, tra gli altri, anche da Amazon.
Fonte: Punks & Pinstripes via Teslarati