La campagna di Nio per crescere nel Vecchio Continente procede secondo i piani e con qualche sorpresa. La base operativa in Ungheria, dove sorge l’impianto Power Europe, ha sfornato infatti i componenti della prima stazione di battery swap prodotta al 100% in Ue.

I “pezzi” sono partiti alla volta della Germania, dove verranno assemblati per dare vita alla prima infrastruttura completamente made in Europe della Casa cinese. Seguiranno altri mercati, come Olanda, Svezia e Danimarca.

Ecco la versione 2.0

La Power Swap Station che sbarcherà in Germania sarà la versione 2.0, dotata di 14 slot, di cui 13 che ospitano i pacchi batterie da montare nei veicoli e 1 pensato per accogliere gli accumulatori scarichi: sono ben 9 in più dei 5 presenti nella versione 1.0. La vediamo all’opera nel video qui sotto.

Secondo Nio, ogni stazione potrà completare 312 battery swap al giorno (considerato l’intero arco temporale di 24 ore), che significa un cambio ogni 4,6 minuti, pari precisamente a 277 secondi, compreso il parcheggio automatizzato.

I piani di Nio

È il primo passo verso il completamento del piano della Casa, che progetta di installare 4.000 battery swap station entro il 2025, di cui 1.000 fuori dalla Cina. Qui, all’ombra della Grande Muraglia, sono 1.100 quelle già operative, ma la Casa ne vuole molte di più.

In Europa avevamo già conosciuto il cambio al volo di Nio, che ha esportato il suo modello in Norvegia, con le prime due infrastrutture all’opera da gennaio e agosto. Solo che i componenti erano arrivati dalla Cina. Ora si punta invece al made in Europe. Al momento, però, le stazioni sono compatibili solo con i modelli del costruttore.

“Nio Power Europe Plant – scrive la Casa – ha un’area totale di circa 10.000 metri quadrati. Essendo la prima fabbrica di Nio all’estero, funge da centro di produzione, assistenza e ricerca e sviluppo per i prodotti e i servizi energetici di Nio in Europa. Con la fabbrica in funzione, Nio potrà migliorare ulteriormente la sua rete elettrica e l’efficienza del servizio, nonché l’esperienza degli utenti in Europa”.