Guidare un’auto è un’esperienza che coinvolge veramente tutti i cinque sensi. Toccare un rivestimento, vedere il design o una finitura, “dialogare” con l’infotainment e sentire gli odori di un abitacolo (soprattutto per le vetture nuove) sono solo alcuni esempi pratici.

E a questi si aggiunge anche la sensazione uditiva, che sia il rombo di una sportiva o una melodia rilassante abbinata a una determinata funzionalità di un’auto di lusso. A tal proposito, tanti sono abituati a pensare all’auto elettrica come estremamente silenziosa, ma sono tantissime le Case che hanno progettato soluzioni interessanti per mantenere alto il coinvolgimento al volante.

I sound che non possono mancare

Partiamo col dire che c’è “rumore e rumore” e uno di questi è obbligatorio. Il Regolamento UE 1576/2017 (un’evoluzione del precedente 540/2014) ha rafforzato l’obbligatorietà per tutte le auto elettriche (e ibride in modalità elettrica) di un dispositivo AVAS. Di cosa si tratta?

L’Acoustic Vehicle Alert System è un suono che serve ad avvertire pedoni e ciclisti dell’arrivo della vettura, ha un picco di 56 decibel e può arrivare fino a 75 db.

Si tratta di un suono impossibile da disattivare e diversi brand hanno creato la propria interpretazione. Da un semplice sibilo, si è passati a vere e proprie melodie, come quella dell’Abarth 500e e il particolarissimo ronzio della MINI Cooper SE.

Collezione Mini Cooper SE (2021)

MINI Cooper SE

C’è poi la Fiat 500 elettrica, che utilizza le note “Amarcord” di Nino Rota (nel video sottostante potete ascoltare i suoni a partire da circa il settimo minuto), mentre la Volkswagen ID.3 impiega un suono realizzato dal compositore ungherese Leslie Mandoki.

Recentemente, comunque, il tema del sound sulle auto elettriche si è evoluto tantissimo, al punto che diversi Costruttori hanno iniziato a progettare dei suoni ispirati anche ai motori termici.

Feeling sportivo

Gli esempi più immediati sono quelli della già citata Abarth 500e e della Dodge Charger Daytona SRT Concept. La prima emette un sound rauco e graffiante che ricorda quello del 1.4 turbo, mentre il prototipo americano (il modello di serie è atteso nel 2024) ha un “sistema di scarico” brevettato chiamato Fratzonic Chambered Exhaust che “imita” il suono del V8 fino a 126 dB.

In precedenza, era stato il turno delle Mercedes EQE ed EQS che, in determinate modalità di guida, emettono un sound davvero unico come quello di un motore termico, e di Lotus con l’hypercar Evija, che replica lo scarico della monoposto di Formula 1 guidata da Jim Clark.

E a questa lista potrebbero aggiungersi anche Ferrari, che starebbe studiando una caratterizzazione sonora unica per la sua prima elettrica, e Hyundai che ha promesso il sistema “N Sound Plus” per la Ioniq 5 N.

I suoni del lusso

Naturalmente, in un’auto elettrica il sound non deve necessariamente comunicare sportività, ma anche lusso. Sono questi i casi della BMW i7 e della Pininfarina Battista, che impiegano melodie capaci di trasmettere benessere e serenità durante la guida.

Su questo fronte, BMW ha stretto una collaborazione col compositore Hans Zimmer (autore di numerose colonne sonore di film di successo) per studiare i vari suoni delle sue vetture a zero emissioni. Pininfarina, invece, ha affidato ai suoi ingegneri, designer e tecnici, 2.000 ore di lavoro per creare una speciale frequenza di 432 Hz che ha “lo stesso effetto calmante delle campane tibetane”.

Molto probabilmente, è su quest’ultima categoria di suoni che si concentreranno maggiormente gli sforzi dei progettisti nei modelli del domani. Per quanto riguarda i sound sportivi, infatti, il pubblico ha avuto reazioni miste, tra chi ha apprezzato questo tentativo di rimanere legati alla tradizione e chi non vede di buon occhio “l’imitazione” dei motori termici.

I Costruttori potrebbero scegliere di virare sempre di più su soluzioni effettivamente inedite allontanandosi del tutto dal passato e sperimentando suoni innovativi capaci di aprire un nuovo capitolo dell’esperienza di guida.