Da Tesla in giù, startup e nuovi player dell'auto cercano il successo spingendo con decisione sul fattore tecnologico. Elon Musk e soci, ma anche Lucid, NIO o Xpeng, vogliono la tecnologia più recente e il più rapidamente possibile. Sono disposti anche a proporre ai propri clienti i dispositivi non ancora affidabili.
A dirlo è Holger Klein, ceo di ZF, che in una recente tavola rotonda organizzata dal famoso fornitore di componentistica tedesco ha rilasciato queste dichiarazioni ad Automotive News Europe.
La velocità comanda su tutto
"Se la loro (delle Case recenti, ndr) ultima innovazione non è stabile e affidabile, in qualche modo va bene lo stesso. È un approccio diverso da quello che deve avere un brand premium tedesco, dal quale ci si aspettano standard diversi. Quando ci si rivolge a una startup, i clienti vogliono un particolare tipo di auto e una sua particolare funzione e sono disposti ad accettare alcune carenze".

Gli interni di una Tesla Model S con volante Yoke
ZF è il terzo fornitore automobilistico al mondo, con un fatturato di circa 42 miliardi di dollari nel 2022. L'azienda è famosa soprattutto per le trasmissioni automatiche a otto velocità utilizzate sulle auto tradizionali di tutti i principali brand, da BMW ad Audi passando per Alfa Romeo, Jeep, Volkswagen, Dodge e Rolls-Royce.
Tuttavia, l'azienda di Friedrichshafen sviluppa e produce di tutto, dagli airbag alle cinture di sicurezza, dai sistemi avanzati di assistenza alla guida ai gruppi motopropulsori elettrici. Ed è proprio analizzando il diverso rapporto che ha con i brand storici e quelli appena nati che ha formulato la sua ipotesi. Le aziende automobilistiche giovani chiedono più tecnologia e in tempi più rapidi. "Hanno aspettative diverse sulla velocità di sviluppo. La velocità comanda su tutto", ha detto ancora Klein.

L'abitacolo della NIO ET5, dotata di assistente vocale
Non cambiano i metodi di sviluppo
Detto questo, Klein ha anche aggiunto che, di fronte a certe urgenze, ZF non è disposta a modificare i propri processi di sviluppo e di controllo della qualità. È piuttosto il contrario: sono i clienti che sono più tolleranti nei confronti di bug ed errori che devono ancora essere corretti.
Certo, il loro modo di operare li rende molto più veloci della concorrenza. E rende le cose più difficili ai fornitori. "È molto impegnativo tenere il passo con questa velocità", ha detto Klein.
Il ceo ammette però che a volte l'industria automotive sia rimasta un po' troppo "chiusa nelle proprie scatole". L'arrivo di concorrenti come Tesla o altri costringe a cambiare il modo di pensare le auto. "Questo, per me, è il bello delle auto definite dal software - ha affermato -. Ci sono persone diverse che prendono parte allo sviluppo e arrivano con idee diverse".
Fonte: Automotive News Europe