Ha senso oggi acquistare un'auto elettrica usata? La prima risposta è nei numeri. E, per ora, sembra negativa. Il mercato d'occasione delle auto a zero emissioni è l'unico segmento del settore con il segno meno.

Negli ultimi otto mesi, infatti, il calo rispetto al corrispettivo periodo nel 2022 è stato del -4,3%, un valore (al netto delle minivolture) che, però, da solo non spiega le perplessità degli italiani riguardo alle elettriche di seconda mano. Squilibrio tra domanda e offerta? Dubbi sulla durata residua delle batterie e sull'affidabilità? Costo comunque elevato? Invecchiamento tecnologico? Gap infrastrutturale tra le varie regioni?

Per scoprirlo ho analizzato nel dettaglio quattro casi differenti, chiedendo ad alcuni utilizzatori e possibili interessati all'acquisto di auto elettriche e parlando con degli esperti rivenditori.

Auto elettriche usate: tutti i dubbi prima dell'acquisto

Per capire i motivi che determinano l'involuzione del mercato delle auto elettriche usate, la prima cosa che ho fatto è stata aprire e scandagliare i due più famosi siti di rivendita di auto, sia per professionisti che per privati. Parliamo ovviamente di Autoscout24.it e Subito.it, i portali più utilizzati da chi, oggi, vuole vendere o acquistare un veicolo a due o quattro ruote.

Dopo alcune ricerche, il primo dettaglio che ho notato è che, almeno a primo impatto, le auto elettriche di seconda mano (parlare di terza o quarta mano è ancora prematuro) non mancano di certo, grazie, soprattutto, al fatto che la maggior parte dei modelli dell'attuale generazione ha fatto il suo primo debutto ufficiale nel 2019, quattro anni fa, cioè l'arco temporale in cui solitamente volgono al termine la maggior parte dei contratti di noleggio o leasing.

E proprio queste formule, infatti e come abbiamo ribadito più volte in diversi approfondimenti, sono quelle preferite nella quasi totalità dei casi dagli acquirenti di auto a zero emissioni nuove, sia per una questione di rivendibilità futura incerta, sia per una questione di non sicura affidabilità a lungo termine.

Il super test di InsidEVs con auto elettriche in autostrada

Molti automobilisti, dal 2019 a oggi, spinti dalla curiosità dell'elettrico e dalle grandi offerte dei costruttori in caso di noleggio o acquisto con formula di valore futuro garantito, hanno scelto la via delle rate per portarsi a casa la propria prima auto a zero emissioni.

Si tratta di un vero e proprio fenomeno sociale che ora, in questo periodo, sta generando un grande riversamento di auto elettriche nei canali di vendita business (da case auto a rivenditori) e privati, talmente grande da generare un'offerta ben più ampia dell'esigua domanda.

Il risultato? Le auto elettriche usate ci sono, con una svalutazione anche piuttosto in linea rispetto al loro valore da nuove e a tutta la tecnologia di cui sono dotate, ma non si vendono o si vendono dopo molto tempo.

Foto - Le colonnine per la ricarica dell'auto elettrica nell'aeroporto di Milano Malpensa

Le colonnine per la ricarica dell'auto elettrica nell'aeroporto di Milano Malpensa

Al problema del rapporto tra domanda e offerta, poi, si sommano anche i dubbi (leciti) degli automobilisti riguardo l'effettiva usura di queste nuove auto, ancora piuttosto "sconosciute" soprattutto ai meccanici generici. Chi infatti acquista un'auto usata solitamente non si reca in casa madre per la regolare manutenzione (che nel caso delle elettriche è meno costosa) o per eventuali problemi tecnici, ma piuttosto preferisce affidarsi a officine generiche.

C'è infine anche il problema della verifica prima dell'acquisto. Se infatti quando si parla di auto a benzina o diesel controllarne lo stato d'uso prima di effettuare il bonifico è piuttosto semplice, come abbiamo spiegato in un approfondimento dedicato che trovate su Motor1.com Italia, quando si opta per la via dell'elettrico ci sono tante altre variabili da considerare, spesso non visibili a occhio nudo. La prima è l'efficienza residua del pacco batterie, ossia il suo SOH (State-of-health, cioè lo stato di salute e quindi la percentuale residua).

Auto elettriche usate: i quattro casi studio e la bolla Tesla

Ma quali sono le elettriche più diffuse nel mercato dell'auto usata? Si tratta sostanzialmente di quattro modelli, che poi sono anche le auto a zero emissioni più vendute da nuove negli ultimi anni: si tratta della Renault Zoe, della Smart ForTwo EQ, della Tesla Model 3 e della Volkswagen ID.3. Vediamo la loro quotazione attuale.

Il caso Renault Zoe

Partendo dalla francese, la Renault Zoe è presente in gran numero sulle piattaforme di rivendita di auto di seconda mano. I prezzi partono da poco meno di 10.000 euro per esemplari venduti privatamente e con un chilometraggio medio-elevato fino a circa 20.000 euro per esemplari presenti nei concessionari di usato garantito Renault Selection. Un dettaglio importante riguardo l'elettrica della casa francese è che, per quasi su tutte, bisogna noleggiare il pacco batterie a parte, oltre al prezzo di vendita dell'auto stessa.

Si tratta di una politica commerciale voluta da Renault già alcuni anni fa e, parlando con alcuni proprietari, portata avanti anche in sede di acquisto dell'auto alla fine del contratto di leasing o noleggio e molto apprezzata, perchè svincola da eventuali costi extra in caso di malfunzionamento: non essendo di proprietà, in caso di danni il pacco batterie viene sostituito continuando a pagare la stessa rata (tra gli 80 e i 90 euro al mese).

In sintesi, chi acquista una Zoe alla fine del proprio piano finanziario, continuerà a pagare sempre la stessa cifra alla Casa madre per poter usufruire delle batterie (con eventuale conguaglio per eccedenza chilometrica). I bassi prezzi di vendita, dunque, sono da considerarsi, nella maggior parte dei casi (ma consigliamo sempre di chiedere conferma al rivenditore) al netto della rata per l'accumulatore.

Renault Zoe

La prima generazione di Renault Zoe

Il caso Volkswagen ID.3

Il secondo caso che ho analizzato è quello della tedesca Volkswagen ID.3. La compatta, che inizialmente doveva essere destinata ad affiancare e poi sostituire la Golf nell'arco di alcuni anni, non ha riscosso tutto il successo sperato dalla Casa in fase progettuale e commerciale.

Grazie a questo e a grazie al suo design decisamente poco convenzionale per un'auto di quella categoria, oggi sul mercato si trovano diversi esemplari a prezzi piuttosto interessanti, variabili tra i 20.000 e i 30.000 euro (escludendo le km0).

Si tratta anche in questo caso di cifre piuttosto in linea con una normale "svalutazione" dopo 3 o 4 anni di utilizzo, considerando il prezzo di partenza intorno ai 40.000 euro e il basso chilometraggio nella quasi totalità degli esemplari.

Una settimana in ELETTRICO con la Volkswagen ID.3

La Volkswagen ID.3 pre-restyling

Il caso Smart ForTwo

Un terzo caso importate è quello della smart EQ ForTwo, la piccola compatta tedesca con alimentazione esclusivamente elettrica che nel corso degli ultimi quattro anni non ha riscosso tutto il successo sperato, per via soprattutto della bassa potenza di ricarica (nelle versioni d'accesso) e della batteria di ridotte dimensioni.

Se infatti in città come Milano o soprattutto Roma prima dell'arrivo dell'elettrico le smart termiche erano tra le auto più vendute, oggi la situazione è rimasta pressoché invariata, con la differenza che nuove non possono più essere acquistate.

La bassa domanda di EQ e l'alta domanda di benzina, dunque, hanno causato un abbassamento importante dei prezzi delle prime e un innalzamento molto importante dei prezzi delle seconde.

Le elettriche, infatti, possono essere trovate a partire da circa 9.000 euro per esemplari recenti (l'EQ "moderna" è nata nel 2018) con pochi km e ricarica base a 4,6 kW, le termiche, invece, hanno una valutazione a partire da circa 8.000 euro per esemplari con circa 10 anni di vita e almeno 100.000 km di percorrenza. Una differenza sostanziale, che si assottiglia e addirittura si inverte all'interno delle grandi città.

smart EQ fortwo

Una smart EQ fortwo

La bolla Tesla

Tra tutte queste considerazioni c'è però un caso extra, quello di Tesla. Nel corso degli ultimi mesi, infatti, con l'arrivo della Model 3 restyling sul mercato del nuovo, le maggiori piattaforme di rivendita di auto usate sono state letteralmente "inondate" di Model 3 di prima generazione.

Proprio quest'ultimo fatto è stato uno dei "là" più importanti per questa ricerca e, parlando con alcuni rivenditori specializzati e alcuni clienti, i nodi sono presto venuti al pettine.

La nostra elettrica, Tesla Model 3

La Tesla Model 3 del 2019 acquistata da Motor1

Il motivo per cui la maggior parte dei proprietari di Tesla Model 3 stia optando oggi per la via della rivendita autonoma per poter passare al restyling o a un'altra auto risiede nel fatto che la casa auto non è molto "generosa" quando si tratta di valutare l'usato, che dunque viene ritirato a prezzi piuttosto bassi, in alcuni casi anche non sufficienti a sanare il debito del cliente.

Si tratta naturalmente di una politica di vendita molto particolare, ben lontana da quella attuata dai più esperti concessionari di settore che, molto spesso, cercando di andare incontro al cliente propongono una valutazione consona o una supervalutazione dell'usato, con formule di riscatto agevolate.

La nostra elettrica, Tesla Model 3

La Tesla Model 3 del 2019 acquistata da Motor1

Ma qual'è il risultato di tutto questo? I prezzi delle Model 3 usate sono piuttosto alti, soprattutto in relazione all'acquisto iniziale avvenuto nella quasi totalità dei casi con gli incentivi statali e in relazione all'elevato chilometraggio accumulato nel corso degli anni, ben superiore alla media delle auto usate in Italia.

Auto elettriche usate: il problema del Sud Italia

Dai ragionamenti precedenti, dunque, emerge che nei diversi casi analizzati il prezzo di rivendita, seppur non per tutti, non sia uno dei principali problemi per il decollo del mercato dell'auto elettrica usata.

Come abbiamo detto, infatti, la domanda c'è, ma forse non nelle parti giuste dell'Italia, cioè quelle in cui, leggendo ancora una volta i dati Unrae degli ultimi anni, vengono da sempre "trasferite" la gran parte delle auto di seconda o terza mano: stiamo parlando del Sud Italia, in particolare della Puglia e della Sicilia.

Chi conosce bene il mercato italiano dell'usato, infatti, sa bene che in questi due territori negli ultimi anni sono "fioriti" diversi rivenditori, alcuni anche molto importanti per numeri gestiti.

Nonostante questo, però, il numero di auto elettriche qui vendita è ancora molto basso e le cause principali sono probabilmente due: la prima è l'infrastruttura di ricarica non ancora così capillare da permettere di usare l'auto anche nelle zone più remote e lontane dai grandi centri abitati (come abbiamo ribadito anche nel Report sulle colonnine in autostrada del 2023), nonché il prezzo di acquisto iniziale sicuramente superiore a quello di una corrispettiva auto termica.

 

Auto elettriche usate: il parere degli esperti

Per capire ancora più nel dettaglio la situazione, ho chiesto il parere di due esperti venditori di auto usate: Marco Barizza di MB Garage, concessionario di auto usate di riferimento per la Brianza e per tutto il Nord Italia, e Alessio Sforza di SFR Motor, concessionario di auto usate di riferimento per la Capitale e il Centro Italia.

Secondo Barizza la richiesta di auto elettriche c'è, ma ai clienti spaventa la garanzia sulle componenti, nonché lo stato di salute della batteria dopo anni e chilometri. L’elettrico usato piace, soprattutto a chi per qualche motivo oggi non può aderire agli incentivi statali o non ha potuto farlo in passato e il cliente tipo dell’auto elettrica usata è una persona estremamente attenta alle spese di gestione.

Secondo Sforza, invece, su Roma e Centro Italia la richiesta non c'è ancora. Per la Capitale si può prendere come esempio la Smart: la ForTwo termica di qualsiasi età è ancora richiestissima, l’elettrica a 2 porte invece copre numeri ben inferiori.

Auto elettriche usate: perché il mercato fatica a decollare

Dunque, per fare il punto e rispondere alla domanda sul perché il mercato delle auto usate elettriche stia faticando a decollare, come abbiamo detto le ragioni sono molteplici. Prima di tutto ci sono i leciti dubbi sulla futura affidabilità di queste auto da parte degli automobilisti, trattandosi, nella quasi totalità dei casi, della prima generazione di auto a zero emissioni, poi ci sono i prezzi, non proprio alla portata di tutti.

Infine, c'è anche la questione del Sud Italia, uno dei più grandi bacini di vendita delle auto usate termiche in Italia (almeno guardando i dati Unrae) che però non è ancora pronto al 100% alle auto a zero emissioni, soprattutto per questioni di infrastruttura.

Nei prossimi anni, con un probabile riassestamento generale del settore dell'usato, soprattutto in ambito di prezzi, e testando nel dettaglio l'affidabilità a lungo termine delle auto elettriche, la situazione potrebbe migliorare, ma non è ancora certo.