Il futuro dello stabilimento Stellantis di Mirafiori - e della produzione italiana del Gruppo - è da tempo al centro di discussioni e dibattiti con governo e sindacati. Oggi però sembra che si sia fatta luce sul destino dello stabilimento torinese che - stando a un comunicato pubblicato da Stellantis - avrà un ruolo centrale anche negli anni a venire.
"L’obiettivo è trasformare un complesso dalle radici storiche e iconico in un esempio di polo produttivo innovativo e anticipatore delle linee guida della nuova era della mobilità sostenibile che porterà, grazie anche al contributo di Mirafiori, all’ambizioso traguardo per Stellantis delle zero emissioni di carbonio entro il 2038" si legge nella nota stampa, arrivata a seguito di un incontro tra i vertici del Gruppo e autorità della Regione Piemonte.
Polo elettrico
Quello di Mirafiori è uno stabilimento in piena trasformazione. Negli ultimi tempi infatti sono stati inaugurati il Battery Technology Center, il Plant per il cambio elettrificato eDCT e l’Hub di Economia Circolare. Investimenti sottolineati da Stellantis, che mirano a dare un futuro alla storica fabbrica torinese, dove attualmente vengono assemblate la Fiat 500 elettrica e l'intera gamma Maserati tranne la MC20, prodotta a Modena.
Stando alle dichiarazioni l'intenzione di Stellantis è quella di non traslocare in toto nei prossimi anni, mantenendo in loco la produzione dei modelli del Tridente, a partire dalla nuova Maserati GranCabrio, in arrivo entro giugno in versione elettrica e poi con motore termico, confermando Torino come casa della 500. Sembra quindi che anche la nuova generazione della piccola elettrica, in arrivo nei prossimi anni presumibilmente su base STLA Small, rimarrà a Mirafiori e non si trasferirà a Pomigliano d'Arco.
Fiat 500 elettrica
Maserati GranCabrio Folgore, le foto spia
Nel comunicato non si fa menzione dei rumors riguardanti la possibilità di produrre modelli Leapmotor a Mirafiori a partire dal 2026.
La situazione oggi
Rimane il fatto che attualmente in Italia gli investimenti su poli produttivi dedicati all'elettrico sono ben ridotti. Nel 2026 dovrebbe aprire la Gigafactory di Termoli (gestita da ACC, joint venture tra Stellantis, Mercedes e Total), ma rimane ancora troppo poco. È poi iniziata la produzione pilota a Teverola (Caserta) nella fabbrica di FAAM, mentre lo stabilimento Italvolt di Scarmagno non si farà a causa della crisi dell'azienda, con l'avvio del procedimento unitario di fine dicembre 2023.