Tutti sanno che la scorsa settimana Elon Musk si è recato in Germania sia per vedere i lavori della Gigafactory Berlino sia per incontrare i vertici di CureVac, azienda farmaceutica con cui Tesla collabora per la ricerca di un vaccino contro il Covid-19.

Durante gli intensi tre giorni in Europa, Musk ha incontrato anche diversi membri del Governo, ma quando è salito sul suo jet privato all’aeroporto di Berlino, si è pensato che la trasferta fosse finita e che il suo jet privato fosse diretto negli Stati Uniti. Niente affatto, perché a chiudere la visita è stato l'incontro forse più inatteso e importante.

L’incontro vicino a Wolfsburg

Dopo soli 26 minuti di volo, il Gulfstream 650 di Musk è atterrato nel piccolo aeroporto di Braunschweig, vicino a Wolfsburg. Lì, il numero uno di Tesla aveva appuntamento con Herbert Diess, CEO del gruppo Volskwagen, la cui sede è poco distante.

I due hanno avuto un incontro che, almeno nelle intenzioni, sarebbe dovuto rimanere segreto. Si sa invece che Diess, che in più di un’occasione ha già speso parole di elogio nei confronti di Musk, gli abbia fatto guidare la ID.3 e gli abbia mostrato in anteprima la ID.4.

Herbert Diess

Più di un "saluto cortese"

Ora, una volta emerso il meeting, le "voci" sono impazzite. Numerosissime sono le ipotesi sul vero motivo dell'incontro. Ci si chiede, ad esempio, perché Musk abbia addirittura guidato la ID.3. Semplice curiosità? Questa resta l’ipotesi più probabile, per quanto nessuno si senta di escludere del tutto che le due Case, in futuro, possano avviare una qualche sorta di collaborazione.

Non per forza sulla produzione condivisa di automobili, chiaramente, ma in uno scenario industriale in cui le partnership per la produzione delle batterie e di tecnologie sulla guida autonoma creano una rete sempre più intricata, non è detto che le due Case non trovino punti di contatto.

Produzione Volkswagen ID.3

Protagonisti assoluti

A maggior ragione in questa fase in cui Tesla è pronta a rinnovare il suo Autopilot e Volkswagen dopo il colossale impegno per la piattaforma MEB e tutte le sue derivazioni ha impresso una notevole accelerazione pure sul fronte delle batterie allo stato solido, lanciandosi ufficialmente all'inseguimento di Toyota.

In ogni caso, chiaramente, i veri motivi dell’incontro restano segreti. L’unica dichiarazione ufficiale arriva dallo stesso Diess, che dopo aver salutato Musk ha affermato che “Tesla ravviva la competizione in Germania e accelera la trasformazione strutturale dell'industria”.

Tutto condivisibile: vedremo cosa riserveranno i prossimi anni. Anche perché dalle mosse di queste due Case passerà molto del futuro dell'auto e un clima "collaborativo" non potrebbe che aiutare in questa fase lo sviluppo della mobilità elettrica.