Volkswagen vuole battere Tesla sull’auto elettrica. E per farlo ha intrapreso lo stesso percorso di Elon Musk e soci. Un percorso fatto di piattaforme dedicate, ad esempio, di investimenti in nuove tecnologie e di partnership strategiche, come quella che lega la Casa tedesca a QuantumScape.
Ora Volkswagen, che tra tutti i costruttori tradizionali di auto sembra essere quella che più spinge sulla transizione energetica, avrà anche il suo Battery Day. Lo ha annunciato Herbert Diess su Twitter (gurda caso, il social preferito da Musk): si terrà la prossima settimana, il 15 marzo, e si chiamerà Power Day.
Il futuro del gruppo
Nel brevissimo video con cui è stato annunciato l’evento salta all’occhio la presenza di una batteria che si carica. Segno evidente (ma i dubbi erano davvero pochi) che sarà la mobilità elettrica (e in particolare la mobilità elettrica del futuro) al centro della presentazione.
Una cosa certa è che durante il Volkswagen Power Day non sarà presentato un nuovo modello (c'è anche una scritta in sovra impressione al riguardo). Probabilmente non si parlerà neanche di un programma specifico come il Project Trinity o della strategia “Accelerate!”. L’ipotesi più accreditata è che la Casa affronti temi caldissimi come batterie e software. Affronti cioè, in modo approfondito, su cosa costruirà il proprio futuro. Un futuro elettrico e a zero emissioni.
Gli argomenti caldi
La speranza è che durante il Power Day, Volkswagen sveli dettagli e tempistiche sulle batterie allo stato solido: la Casa ha detto che con le tecnologie attualmente in via di sviluppo in futuro i tempi di ricarica saranno estremamente accorciati, ma nulla di più. Certo, considerando che QuantumScape è molto avanti sulla batteria allo stato solido è facile trarre le conclusioni, ma vorremmo sentirlo dire apertamente.

Se da una parte la Casa tedesca sembra in procinto di introdurre nuove batterie, dall’altra, avendo aumentato la propria partecipazione in Guoxuan, azienda cinese che produce celle agli ioni di litio di cui a Wolfsburg detengono ormai il 24% del pacchetto azionario, non è detto che Diess e soci non decidano di inglobare direttamente quella società per diventare essi stessi produttori di batterie.
E poi c’è la questione software. Che con la ID.3 ha fatto già un enorme passo in avanti (non senza qualche incidente di percorso) ma che sarà sempre più strategico. Diess ha già affrontato l’argomento in modo chiaro, ma si è limitato a concetti di ampio respiro. Magari con il Power Day scenderà nel dettaglio di quello che aiuterà la Casa, per citare proprio le sue stesse parole: “A trasformarsi da costruttore di automobili a società di servizi”.