L’Italia avrà la sua Gigafactory e per costruirla verranno stanziati fondi per circa 1 miliardo di euro. Lo dicono fonti governative vicine alla faccenda le quali, stando a quanto riportato da Reuters, affermano che il progetto sembra ormai aver ricevuto la luce verde. In tutto questo, Stellantis giocherà evidentemente un ruolo di primo piano.
Un importante quota delle risorse da destinare al progetto verrebbe pescata dal Pnrr. Quanto? Circa 600 milioni di euro, a cui si andranno a sommare investimenti provenienti da partner industriali e finanziari.
Una trattativa serrata
Il Governo starebbe valutando che assetto dare al nuovo polo industriale. L’ipotesi più accreditata vede la nascita di una società a partecipazione sia pubblica che privata, con Stellantis impegnata in prima persona. Ma altre opzioni sono ancora sul tavolo. Secondo quanto riportato dalle fonti, Stellantis si sarebbe offerta di occuparsi dell’ampliamento degli stabilimenti, ma non è stata rilasciata nessuna dichiarazione ufficiale al riguardo.
Quel che sembra certo, però, è che i vertici di Stellantis, inclusi Carlos Tavares e John Elkann, si sarebbero incontrati cinque volte in pochi mesi con il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, e ad almeno uno di questi incontri era stato invitato anche il numero uno di ACC, la società per la produzione di batterie creata da Stellantis (e più precisamente dalla sua metà francese PSA) e Total.
La terza Gigafactory di Stellantis
L’Italia, a ben guardare, potrebbe essere la meta naturale per la costruzione della Gigafactory Stellantis, la terza dopo quella realizzata in Francia e quella ancora in costruzione in Germania (queste due finanziate con 5 miliardi di euro complessivi). Perché l’Italia, alla stregua degli altri due Paesi, per la presenza di FCA, ha un ruolo chiave nell’attività del gruppo automobilistico.
Secondo quanto riportato nel recovery, l’Italia avrebbe in programma la costruzione di una Gigafactory con una capacità produttiva di 37 GWh, che arriverà ad avere 500 dipendenti e che entrerà a pieno regime entro il 2030. Non resta che attendere di capire dove sarà realizzata.
Mirafiori in pole position?
Diversi osservatori dicono che la Gigafactory potrebbe nascere a Mirafiori, lo storico stabilimento Fiat che è in parte inutilizzato e che vuole rilanciarsi come polo d’eccellenza per la costruzione di auto elettriche e per i servizi legati alla e-mobility. Anche su questo, però, si attendono conferme.
Di certo qualcosa si saprà entro fine anno, termine che la stessa Stellantis ha dato per definire le sedi delle prossime Gigafactory, visto che ha intenzione di realizzarne anche negli Stati Uniti. Il tempo stringe e la competizione aumenta (basti vedere come sta spingendo la Spagna su questo fronte), ma in Italia qualcosa si muove. Basti citare i due progetti Italvolt e Seri.