Oggi Elon Musk spegne 50 candeline. In mezzo secolo l’eclettico imprenditore sudafricano ha fatto più cose di qualsiasi altra persona al mondo, o quasi. Molti di noi, se avessero fatto (e venduto) un videogioco a 12 anni, lo racconterebbero tutta la vita come il più grande dei successi. Figuriamoci se avessimo cambiato il mondo dei pagamenti elettronici quando eravamo poco più che teenager.
Lui no: businessman famelico (a tratti bulimico), ha bruciato le tappe e ora, volenti o nolenti, non è solo uno tra gli uomini più ricchi del mondo, ma anche uno dei più influenti. Ma come è arrivato fino a qui?
Un bambino particolare
Elon Reeve Musk nasce il 28 giugno del 1971 a Pretoria, in Sud Africa. Le idee sono chiare da subito: “Voglio diventare un inventore”. Sin dalla tenerissima età è completamente assorto tra i suoi pensieri, fa progetti e prova a costruire ogni sorta di marchingegno, tanto che più di un dottore suggerisce ai suoi genitori di fare dei controlli per valutarne la personalità e capire se è affetto da qualche patologia.
Bambino fuori dal comune, diventa un adolescente fuori dal comune e poi un adulto fuori dal comune (tra l'altro, in un recente intervento al Saturday Night Live ha ammesso di essere affetto da sindrome di Asperger). Ecco le 10 aziende che possono essere considerate le 10 principali tappe della sua carriera.
Gli esordi
Se c’è una cosa per cui Elon Musk ha sempre avuto passione, quella sono i computer. Riceve un Commodore VIC-20 quando aveva 10 anni e impara subito a programmare in Basic. A 12 anni sviluppa un videogame chiamato Blastar e lo vende a una rivista di settore per circa 500 dollari. È l’inizio di una carriera di invenzioni e di successi.
Con la separazione dei genitori si trasferisce in Canada nel 1989, dove si laurea in Economia e in Fisica. Nel ’94 passa l’estate nella Silicon Valley e “scopre” internet. Inizialmente si iscrive alla Stanford University, ma dopo due soli giorni si ritira per lanciare Zip2, una startup che offre un servizio di Pagine gialle online. Vende l’azienda alla Compaq nel 1999 per 307 milioni di dollari e lui personalmente ne intasca 22.
Da X.com a SpaceX
Usa i soldi ricevuti per fondare X.com azienda che si occupa di servizi finanziari online e pagamenti tramite email. Il progetto ha successo, tanto che la concorrente Confinity propone una fusione dalla quale nasce PayPal, di cui Musk detiene l’11,7%. Nel 2002 PayPal viene acquistata da eBay e Musk riceve oltre 100 milioni di dollari, una cifra che permetterebbe a un 31enne di vivere sereno per il resto dei suoi giorni.
Ma non lui, che già dal 2001 è coinvolto in un ente no profit chiamato Mars Society, nel 2002 fonda SpaceX, di cui è tuttora Ceo e Capo Ingegnere. L’obiettivo è di portare l’uomo su Marte (ma avvia anche il progetto di internet via satellite Starlink), e ce n’è abbastanza per un’occupazione a tempo pieno. Ma Musk non ne ha mai abbastanza. E nel 2004 investe nella neonata Tesla Motors, ora solo Tesla. è proprio grazie ai soldi e alle capacità di Musk che la Casa nel 2008 presenta la Roadster.
Il fenomeno Tesla a Wall Street
Il resto (di Tesla) è storia. Tralasciando i modelli, le Gigafactory, le innovazioni tecnologiche e gli accordi commerciali, della Casa che vende più auto elettriche al mondo guardiamo anche solo il percorso “borsistico”.
Quotazione il 29 giugno 2010, domani sono 11 anni, con la IPO fissò il prezzo a 17 dollari ma fu subito scambiata a 19,2. Nel 2020 ha superato i 2.000 dollari ad azione, con un rialzo teorico complessivo del 12.200%, seconda solo ad Amazon, che ha toccato il +18.000%. Il 31 agosto dello scorso anno, per eccesso di valore, Musk decide lo split azionario: ogni azione posseduta viene divisa in 5 azioni del valore del 20%. Pur così, il titolo cresce fino a uno storico valore di 900,4 dollari toccato a inizio gennaio. Attualmente il valore è di 669,36 dollari.
Tesla e le altre
Naturalmente, oltre a quanto raccontato fino a qui, c’è dell’altro. Ci sono, ad esempio la Boring Company e Neuralink, entrambe fondate nel 2016. La prima si occupa della costruzione di tunnel che permettano l’attraversamento di grandi aree metropolitane in poco tempo, la seconda di neurotecnologie: in sintesi, dispositivi elettronici in grado di interagire con il cervello per curare malattie degenerative e altre patologie.
A latere, Elon Musk figura anche in altre società. Una è OpenAI, organizzazione senza scopo di lucro che dal 2015 svolge ricerche nel campo dell’intelligenza artificiale. L’altra è SolarCity, azienda americana fornitrice di energia di cui Elon Musk è stato presidente del consiglio di amministrazione sin dalla fondazione, risalente al 2006, e che è stata successivamente acquistata al 100% da Tesla nel 2016.
Cose da nerd
Sopra le righe in tutto quello che fa, Elon Musk nella sua vita si è concesso anche qualche progetto più faceto che serio: tavole da surf marchiate Tesla, lanciafiamme Boring Company, tequila in edizione limitata, shorts da donna, case costruite come mattoncini Lego (devono ancora arrivare). Non c’è limite alla fantasia.
- Lanciafiamme (gennaio 2018): prodotto dalla Boring Company in 20.000 unità, andò sold-out nel giro di poche ore portando a un incasso di 10 milioni di dollari, con un utile di 3,5 milioni di dollari.
- Tavola da surf (luglio 2018): realizzata in carbonio, costava 1.500 dollari. Fu prodotta in 200 esemplari e, anche in questo caso, fu venduta all'istante.
- Canzone (gennaio 2020): Elon Musk si è lanciato anche nell'industria musicale. Ha avuto un'accoglienza tiepida e non ha convinto neanche i fan più sfegatati. Stroncata dalla critica, ha reso Musk più umano, dimostrando che anche lui ogni tanto può fare cilecca.
- Shorts (luglio 2020): con la Model Y, quarto modello Tesla, Elon Musk ha completato quello che alcuni hanno definito un piano studiato sin dal 2012. Il boss della Casa di Palo Alto ha colto comunque l'occasione per presentare dei pantaloncini da donna con i nomi dei modelli uno a fianco all'altro: S3XY.
- Tequila (novembre 2020): sul finire dello scorso anno Elon Musk ha lanciato sul mercato un prodotto che aveva annunciato già nel 2018: la Tequila. Bottiglia da collezione e venduta sullo shop ufficiale della Casa a 250 dollari, è terminata anche questa in un lampo (scusate il gioco di parole rispetto alla forma del contenitore).
E Elon Musk, in fin dei conti, ha solo 50 anni. Chissà quante altre cose potrà fare, e se riuscirà, prima di morire, a creare quel futuro che ha immaginato per la razza umana. Un futuro green e interplanetario. Non resta che stare a vedere.