Volkswagen ha illustrato oggi la sua idea di mobilità del futuro. Ragionando su un orizzonte temporale da qui al 2030 ha spiegato la strategia che animerà il gruppo in questo decennio. Herbert Diess, Ceo Volkswagen, nel fare gli onori di casa, ha subito messo in chiaro che “nel 2030 le auto saranno elettriche, autonome, digitali e connesse”. È su questi concetti che si progetteranno le vetture per le prossime generazioni di automobilisti.

Fulcro di tutti i modelli futuri sarà la piattaforma SSP (Scalable Systems Platform). La nuova piattaforma sarà una base comune alle auto di tutti i brand del gruppo e sostituirà sia l’attuale MEB, sulla quale nascono la ID.3 e le altre vetture della stessa famiglia, sia la PPE che il Gruppo si accinge a utilizzare per le Porsche (e anche alcune Audi top di gamma) a zero emissioni.

Massima modularità

La SSP è definita "piattaforma meccatronica" perché integra a livelli ancora mai visti la componente meccanica e quella elettronica al fine di creare la base per le prime vetture del gruppo tedesco a guida autonoma totale. Sarà realizzata all’insegna della massima semplicità costruttiva e allo stesso tempo della massima modularità. Proprio per questa enorme capacità di adattamento, nell'intero ciclo di vita, sarà utilizzata per 40 milioni di veicoli appartenenti a tutti i segmenti e a tutti i brand.

Per realizzarla Volkswagen ha stanziato la bellezza di 800 milioni di euro, una somma tale da permettere a tecnici e ingegneri di mettere a punto non solo la stessa piattaforma, ma anche tutti i moduli a essa collegati. L'intero progetto è seguito e sarà sviluppato dal team di Ricerca e Sviluppo con sede a Wolfsburg.

Il progetto Volkswagen Trinity potrebbe essere stato preso in giro da Herbert Diess

L'auto elettrica conviene

Mark Duesmann, Ceo di Audi, ha affermato: “L’introduzione della SSP ci permetterà di raggiungere un livello di sinergia mai visto prima tra segmenti e brand diversi. Sul lungo periodo la SSP ridurrà enormemente la complessità di sistemi meccatronici complessi. E questo darà benefici non solo nella riduzione dei costi di sviluppo e messa a punto rispetto a quanto sostenuto per le piattaforme MEB e PPE, ma permetterà anche al gruppo di accettare e superare le sfide del futuro sulla progettazione di nuovi modelli, visto che l’automobile sta diventando un oggetto sempre più software-oriented”.

Taglio dei costi ed economie di scala, uniti a nuove tecnologie permetteranno alle auto elettriche di incrementare la loro profittabilità e, di conseguenza, di diventare sempre meno care. Ed è questo a cui punta Volkswagen: rendere le vetture a zero emissioni convenienti per i clienti e allo stesso tempo remunerative. Proprio grazie all'elettrico prevede di innalzare il ritorno operativo sulle vendite dal 7-8% attuale all'8-9% nel 2025.

Si parte nel 2025

Sulla SSP, quindi, Volkswagen costruisce il proprio futuro. E i primi frutti di questo processo di innovazione si vedranno tra quattro anni. I vertici del Gruppo hanno infatti spiegato che dietro al progetto Artemis di Audi e al progetto Trinity di Volkswagen si celano proprio le prime due vetture su base SSP.

Quella della Casa dei Quattro Anelli, attesa per il 2025, sarà la prima auto in assoluto sulla nuova piattaforma. Quella di Volkswagen, che arriva nel 2026, sarà la prima auto su base SSP dai grandi volumi. Difficile immaginare oggi di che modelli si tratti, ma per Volkswagen è certo che non sarà la ID.2, auto che dovrebbe avere un costo di partenza di circa 25.000 euro e che sarà basata ancora sulla MEB, con l’aggiunta di batterie di nuova generazione.  

Volkswagen: il progetto pilota per il riciclo delle batterie

Batterie e Gigafactory

Piattaforma che hai, batteria che trovi, viene da dire. E anche su questo Volkswagen investirà molto. Durante il Power Day di marzo ha infatti presentato le nuove celle universali grazie alle quali abbasserà del 50% i costi di produzione. Non solo, nell'occasione la Casa aveva annuciato anche che entro il 2030 avrebbe avuto in funzione 6 Gigafactory solo in Europa per una produzione complessiva di 240 GWh. 

Oggi Volkswagen fa sapere di aver rinsaldato la partnership con il produttore cinese di batterie Gotion High-Tech per avviare la produzione della prima generazione delle "unified cells" dedicate alle auto di massa. L'impianto, che a breve avvierà un impianto di produzione pilota, sarà definitivamente operativo entro il 2025.