Elettrificare non significa solo sostituire i veicoli a combustione interna con quelli a batteria. Si tratta di un processo molto più articolato, che incide, e inciderà sempre di più, su tanti altri aspetti della nostra vita quotidiana.

“A me piace parlare di un cambio di paradigma, abitudini, cultura e anche della necessità di sporcarsi le mani”, racconta Antonio De Bellis, eMobility Lead Manager di ABB e “padrone di casa” durante la prima puntata di TransformationTalks, il webinar organizzato proprio per spiegare come la transizione ecologica si mostrerà sempre di più ai nostri occhi.

Rigenerazione urbana

Secondo De Bellis, quando si parla del cambiamento in corso non si può guardare “solo a mezzi elettrici e caricatori”. C’è tutto un altro mondo dietro alla mobilità sostenibile, a cominciare dall’aspetto delle città, dove le colonnine per la ricarica faranno capolino qua e là, arredando le strade a modo loro.

L’ha spiegato anche Paolo Marchetti, direttore commerciale di ATM (Azienda trasporti milanesi), che ha parlato di una vera e propria “rivoluzione” in atto. In cosa consiste? Per una società di trasporti, convertire non significa solo “cambiare modello di autobus, ma un intero sistema”. Pensiamo ai depositi, che “avranno una faccia completamente diversa, perché ATM entrerà ancora di più nelle città. Lo richiedono le tipologie delle vetture e l’autonomia delle batterie”.

Bus elettrici con ricarica intelligente a milano

Ma questo cambiamento deve essere considerato “una grande opportunità di rigenerazione urbana”. Per esempio, le aree di sosta degli autobus non saranno più dei semplici magazzini: “Sottoterra avremo il parcheggio degli autobus, mentre sopra ci sarà un parco”.

Anche i lavori

E poi, ricorda Marchetti, cambiano anche “i processi di manutenzione, perché i veicoli sono diversi e più semplici”. Anche di questo si è parlato durante il webinar, dove Angelo Costa, managing director di Arriva Italia, ha spiegato che il futuro conoscerà sempre più “i cosiddetti meccatronici”. Non vedremo più “il classico meccanico, ma questa figura più articolata”.

Qualche dettaglio in più l’ha dato Giovanni Dattoli, managing director di Volvo Trucks Italia: “Se pensiamo all’officina di domani, immaginiamo una struttura più piccola rispetto a quella di oggi, con dei tecnici che saranno meno meccanici e più elettronici”.

Le cose, però, cambieranno ancora. Perciò, dopo esserci mossi “dal meccanico al meccatronico, ci muoveremo verso l’esperto di elettronica”. In più, aggiunge Dattoli, “l’idea è che andremo molto più spesso noi a casa dei clienti, invece che venire loro in officina. Il modello di business cambierà”. E un primo assaggio noi l'abbiamo potuto toccare con mano, provando l'esperienza delle riparazioni a domicilio Tesla.

consegna auto domicilio

Nuova possibilità

Se, da un lato, l’elettrificazione porta nuove professioni ad emergere, dall’altro continua a dare lustro ad altre figure, sempre più determinanti. Come il mobility manager, lo specialista che organizza gli spostamenti casa-lavoro per le aziende.

Ellen Broccolo, General Manager di Cortina Express, e Luca Campanile, cofondatore e operation manager di BusForFun, hanno spiegato che le città sostenibili del futuro avranno sempre più bisogno di qualcuno che decongestioni il traffico, riducendo le emissioni di CO2. Il ruolo del mobility manager sarà quindi sempre più determinante.

E fuori?

Mentre tutto questo accade nei centri urbani, cosa succede invece fuori? Francesco Bettoni, presidente dell’autostrada A35 (la cosiddetta BreBeMi, che collega Brescia, Bergamo e Milano) ha ricordato l’esperimento per la ricarica a induzione lungo la tratta di sua competenza: 1.050 metri per fare rifornimento di elettroni in movimento.