Dopo la Norvegia tocca subito a Svezia e Paesi Bassi. L’espansione europea di XPeng prosegue con il debutto su altri due mercati. Ad annunciarlo la stessa Casa, che ha reso nota la volontà di intensificare la propria presenza nel Vecchio Continente.
XPeng, che per ora ha esportato in Occidente soltanto le berline P5 e P7 e i SUV G3 e G9, con vendite in Norvegia a partire dalla fine del 2020, aprirà una concessionaria a Stoccolma e avvierà una collaborazione con la locale impresa di vendita di automobili Bilia.
Avanti veloce
Oltre a questo, XPeng ha trovato un accordo anche con la filiale olandese di Emil Frey, colosso svizzero nella distribuzione di automobili che si occuperà di creare una rete vendita nei Paesi Bassi e di gestirla. A quanto pare la prima concessionaria olandese aprirà i battenti già il prossimo marzo.
XPeng, che è la settima Casa automobilistica cinese per volumi di vendita, punta su modelli moderni e raffinati, che sfruttano tecnologie all’avanguardia sia in tema di assistenza alla guida sia in tema di connettività.
La Casa, a fine 2021, è anche passata a powertrain elettrici con architettura a 800 Volt e sta mettendo a punto colonnine di ricarica ultrafast che arrivano addirittura a 480 kW di potenza. Come se non bastasse, il costruttore di Guangzhou sta investendo anche nello sviluppo di velivoli elettrici a decollo verticale.

Con Tesla nel mirino
Tornando alle auto, non è un segreto che Xpeng punti ad affermarsi come valida alternativa a Tesla. Ma questo continuo raffronto, che passa anche da iniziative controverse come ad esempio la realizzazione di un sito internet a dir poco simile a quello della Casa americana, ha portato spesso a conflitti.
Soprattutto in tema di guida autonoma, la Casa è stata criticata duramente da Elon Musk, che ha accusato la filiale statunitense di Xpeng di aver assunto ex-dipendenti Tesla al fine di entrare in possesso di informazioni sensibili sulle tecnologie utilizzate a Palo Alto.
Non solo, a quanto pare XPeng, come la connazionale NIO, si stanno ispirando a Tesla anche per i metodi metodi produttivi, guardando alle Giga Press che rendono i processi di costruzione delle auto più veloci ed economici. Le due Case cinesi, in questo caso, non si sarebbero rivolti all’italiana Idra, ma alla Guangdong Hongtu Technology, che dovrebbe fornire una pressa da 12.000 tonnellate. Anche Volvo, dal canto suo, sta intraprendendo una rivoluzione produttiva simile.