Tra il Vecchio e il Nuovo Continente, in questo periodo, è un susseguirsi dopo l’altro di annunci per costruire nuove gigafactory. Da un lato c’è l’elettrificazione che corre, dall’altro la sfida che l’Occidente ha lanciato alla Cina per recuperare il gap sulle batterie e l’auto elettrica.
Mentre saranno circa 40 gli stabilimenti che nasceranno in Europa nei prossimi anni, anche il Nord America, a cominciare dagli Stati Uniti, si muove per mettere in piedi i propri impianti per accumulatori. Ma quanti saranno? E dove? Scopriamolo.
Due per Stellantis
L’ultimo a essersi aggiunta all’elenco è quello di un Gruppo auto a noi vicinissimo: Stellantis, che darà vita a una fabbrica per batterie agli ioni di litio nella contea canadese di Windsor, in Ontario. Da realizzare in joint-venture con LG Energy Solutions (LGES), entrerà in funzione nel 2024, per produrre fino a 45 gigawattora e dare lavoro a 2.500 persone. L’investimento è di oltre 3,5 miliardi di euro.
Per il Gruppo si tratta della seconda gigafactory oltreoceano in collaborazione con un’azienda coreana. In questo caso il partner è Samsung. Insieme, le due società daranno vita a uno stabilimento da 23 GWh all’anno, per arrivare in futuro a 40 GWh. La location precisa deve essere ancora individuata. La fine dei lavori è fissata invece al 2025.

Le alleanze di LG
La stessa LGES ha più di un piano in mente per l’America. Prima di tutto, procederà con l’ampliamento della fabbrica a Holland (Michigan), costruita nel 2010 e dedicata alle batterie di tipo pouch, con l’obiettivo di quintuplicare la produzione e passare da 5 GWh a 25 GWh.
Uno dei progetti più importanti è però quello che vedrà sorgere un nuovo impianto a Queen Creek, in Arizona. Qui i numeri parlano di 11 GWh dal 2024, che andranno ad alimentare, con molta probabilità, le auto elettriche di Lucid.
Ancora, LGES e LG Chem si sono alleate con General Motors per altre tre gigafactory: una a Lordstown, nell’Ohio; un’altra a Spring Hill, nel Tennessee, e l’ultima a Lansing, in Michigan. Aperture dei battenti previste rispettivamente nel 2022, 2023 e 2024. E sul tavolo c’è un altro stabilimento che aspetta solo di sapere dove vedrà la luce con precisione.
Contemporaneamente, GM si muove anche in autonomia. La meta scelta dalla Casa statunitense è una delle più gettonate finora: il Michigan, precisamente Warren, dove sono iniziati i lavori per un complesso chiamato “Wallace Battery Cell Innovation Center”. Tra le altre cose, produrrà batterie allo stato solido.

Da Ford a Volkswagen e Toyota
Passando a un altro, storico costruttore americano, Ford mette sul piatto 11,4 miliardi di dollari (quasi 10 miliardi di euro) destinati a tre fabbriche: una a Stanton, nel Tennessee, e due a Glendale, nel Kentucky. Apertura dei cancelli nel 2025. In totale, fanno 11.000 posti di lavoro.
Tutte e tre le gigafactory sono figlie di un accordo con SK Innovation. Che, nel frattempo, lavora anche per conto proprio. La società coreana sta trovando accoglienza in Georgia, dove avrà due impianti, pensati per alimentare il pick-up elettrico F-150 Lightning dell’Ovale Blu e il SUV ID.4 di Volkswagen. Quando saranno pronti? Tra il 2022 e il 2023.
A proposito di VW, la base americana di Wolfsburg è invece a Chattanooga, attualmente in fase di espansione per supportare i propri piani a stelle e strisce. Chiude, tra i costruttori, Toyota. Più convinta di prima sull’auto elettrica, la Casa giapponese guarda alla Carolina del Nord per il suo Battery Manufacturing. Appuntamento nel 2025.

Panasonic corteggia Tesla
In questo fiorire di stabilimenti, potevano mancare due giganti come Panasonic e CATL? Certo che no. I nipponici puntano a trovare casa vicino al loro miglior cliente, cioè Tesla. Candidati a ospitare la fabbrica sono l’Oklahoma e il Kansas, entrambi poco a nord del Texas, nuovo quartier generale di Elon Musk.
Il colosso cinese, dal canto suo, mira a un impianto da 80 GWh all’anno, sufficienti per 1 milione di pacchi batterie. Tre le location considerate: sulle sfavorite Canada e Stati Uniti, alla fine potrebbe spuntarla il Messico. In ogni caso, sarà in America.
Produttore | Località | Capacità | Apertura |
Stellantis e LGES | Windsor, Ontario (Canada) | 45 GWh | 2024 |
Stellantis e Samsung | (da definire) | 23-40 GWh | 2025 |
CATL | Canada, Messico o Usa | 80 GWh | (da definire) |
Ford e SK Innovation | Stanton, Tennessee (Usa) | 43 GWh | 2025 |
Ford e SK Innovation | Glendale, Kentucky (Usa) | 43 GWh | 2025 |
Ford e SK Innovation | Glendale, Kentucky (Usa) | 43 GWh | 2025 |
General Motors | Warren, Michigan (Usa) | (da definire) | (da definire) |
General Motors e LG Chem | Lordstown, Ohio (Usa) | 30+ GWh | 2022 |
General Motors e LGES | Spring Hill, Tennessee (Usa) | 30+ GWh | 2023 |
General Motors e LGES | Lansing, Michigan (Usa) | (da definire) | 2024 |
General Motors e LGES | (da definire) | (da definire) | (da definire) |
LGES | Holland, Michigan (Usa) | 25 GWh (ampliamento) | (da definire) |
LGES | Queen Creek, Arizona (Usa) | 11 GWh | 2024 |
Panasonic | Oklahoma o Kansas (Usa) | (da definire) | (da definire) |
SK Innovation | (da definire), Georgia (Usa) | 9,8 GWh | 2022 |
SK Innovation | (da definire), Georgia (Usa) | 11,7 GWh | 2023 |
Toyota | Greensboro, Carolina del Nord (Usa) | (da definire) | 2025 |
Volkswagen | Chattanooga, Tennessee (Usa) | (da definire) | (da definire) |