Toyota ha un rapporto particolare con le auto elettriche. Capofila dell'elettrificazione "di massa" con la Prius già dagli anni '90, il colosso giapponese ha infatti manifestato a più riprese una certa insofferenza verso chi identifica nel full electric l'unica soluzione percorribile per decarbonizzare la mobilità.
Pur in un quadro simile, tuttavia, la Casa non si è certo tirata indietro rispetto allo sviluppo delle BEV, facendo del SUV bZ4X il primo di una nuova (e corposa) stirpe di modelli a batteria. In questo solco di apertura de facto al full electric si inserisce anche il maxi-investimento che Toyota si appresta a finalizzare in Indonesia: 1,8 miliardi di dollari per realizzare uno stabilimento dedicato espressamente alle auto elettriche. A darne notizia il Governo di Jakarta, rilanciato dalla Reuters.
Investimento strategico
La scelta di puntare su una nazione come l'Indonesia non è casuale. Il principale motivo per il quale Toyota (e non solo lei) ha deciso di investire qui è rappresentato dalla grande disponibilità di nichel presente nel sottosuolo. Una delle materie prime fondamentali per la realizzazione delle moderne batterie agli ioni di litio.
Oltre a Toyota, non a caso, qui stanno investendo anche Hyundai ed LG Energy Solutions ed è proprio della scorsa settimana la notizia che anche Mitsubishi avrebbe investito nel Paese del sud-est asiatico con un piano da qui al 2025.
Gli obiettivi dell'Indonesia
Questa serie di investimenti rappresenta uno slancio importante per l'Indonesia. Lo stesso Ministro dell'economia indonesiano, Airlangga Hartarto, a seguito dell'incontro con i vertici di Toyota, si è detto convinto peraltro che nei prossimi anni la domanda di veicoli elettrici a due e quattro ruote crescerà notevolmente in tutto il sud-est asiatico.
L'obiettivo dell'Indonesia, che ha una popolazione di 270 milioni di abitanti, è quello di vendere esclusivamente veicoli a batteria entro il 2050. Il primo "check point" di questo processo di decarbonizzazione è fissato per il 2030, anno entro il quale il governo spera di poter contare su un parco circolante costituito da 2,2 milioni di auto elettriche e 13 milioni di motocicli elettrici.