Il mondo delle batterie è in fermento. Soprattutto in Cina, da sempre leader di questo settore industriale, ma anche in America, dove l’Inflation Reduction Act dell’amministrazione Biden ha dato una bella sferzata all’ambiente. Lo dimostrano le iniziative di BYD e Ford, le ultime in ordine di tempo.
L’Europa, in questo contesto, sembra vivere un momento di relativa calma. Anzi, con le faccende Italvolt e Britishvolt, potrebbe addirittura perdere ulteriormente terreno. Ma restiamo alla stretta attualità.
BYD ha fame di batterie LFP
BYD, il più grande costruttore di vetture dotate di ricarica esterna (elettriche e ibride plug-in, per capirci) ha appena annunciato un investimento di oltre 1 miliardo di euro per costruire una nuova fabbrica in Cina. Lo farebbe con la sua società collegata FinDreams Technology, che proprio di batterie si occupa e che ha intenzione di realizzare una fabbrica da 40 GWh di capacità annua a Zhengzhou, nella provincia di Henan.
Lo stabilimento sarà utilizzato per la produzione della batteria Blade del gruppo automobilistico cinese. Si tratta di un accumulatore con chimica litio-ferro-fosfato (LFP) che la Casa utilizza già su alcuni dei suoi modelli di maggiore successo come la Han e la Seal.

La BYD Han
Ford punta all'indipendenza
Ma se la Cina chiama, gli USA rispondono. Lo fanno con Ford, che ha detto di voler costruire una Gigafactory in Michigan per la produzione – anche in questo caso – di batterie LFP. La Casa dell’Ovale Blu ha spiegato che la mossa si rende necessaria per diminuire la sudditanza nei confronti dei fornitori cinesi. Al momento si rivolge a CATL per le batterie LFP che utilizza su Mustang Mach-E e F-150 Lightning.
“La produzione in America – ha spiegato Bill Ford, presidente dell’omonimo gruppo automobilistico – ci permette di fare un passo verso l’indipendenza nelle batterie e ci permetterà anche di essere più efficienti dal punto di vista economico”. L’obiettivo infatti è quello di incrementare i margini di profitto sulle auto elettriche dell’8% entro il 2026.

La Ford Mustang Mach-E Performance Edition
Come se fosse necessario spiegarlo, la mossa è stata decisa in conseguenza all’introduzione delle nuove agevolazioni americane. Lisa Drake, vicepresidente Ford, ha infatti dichiarato: “L’Inflaction Reduction Act è stato fondamentale nel farci scegliere il Michigan come luogo dove far nascere la nostra quarta fabbrica di batterie”.
La nuova Gigafactory dovrebbe arrivare a una capacità produttiva di 35 GWh, sufficienti per 400.000 vetture elettriche all’anno e dovrebbe iniziare le operazioni nel 2026. Nel nuovo impianto la Casa statunitense produrrebbe batterie LFP su licenza CATL, con il colosso cinse che però continuerebbe a fornire assistenza tecnica.