Il mercato delle e-bike non smette di sorprendere, con veicoli destinati ormai a ogni tipo di terreno ed esigenza. Da un lato, ci sono le normali bici elettriche per gli spostamenti quotidiani, progettate per portare al lavoro o a scuola e tornare indietro in un batter d'occhio. Ma c'è anche una miriade di e-bike da carico, con una capacità a volte impressionante. E poi ci sono quelle pensate per l'off-road.

Cresce infatti l'interesse per le e-bike a tre ruote, dette anche e-trike. Lo dimostrano le ultime due creature dell'azienda britannica Jorvik Tricycles. Si chiamno JMT-11 e JMT-13 e sono "mountain trike" elettrici per il fuoristrada.

Una bici "illegale"

Dotati di un motore rispettivamente da 250 e 500 watt, sono alimentati da Bafang e vantano diverse altre tecnologie. Le specifiche, però, rendono solo il JMT-11 idoneo all'uso in strada, perché il più potente JMT-13 non è conforme alle leggi sulla circolazione ordinaria.

Jorvik Presents Two New Electric “Mountain Trikes” For Off-Road Adventures

Per quanto riguarda gli accumulatori, entrambi i trike sono dotati di una configurazione a doppia batteria, con una capacità di 840 wattora. Le batterie sono bloccabili e rimovibili, per una ricarica comoda sia sulla bici che fuori. Il JMT-11, più piccolo ed economico, ha le ruote posteriori collegate ai pedali tramite una catena. Il ciclista può poi rendere più fluide le pedalate grazie a un mozzo con ingranaggi Shimano Nexus a sette velocità. Le radici, i solchi e la ghiaia vengono assorbiti da una forcella a sospensione RST.

JMT-13 è invece più potente e dotato di forcelle Trama a sospensione idraulica più robuste, con elegante display a colori che consente al ciclista di accedere facilmente alle impostazioni dell'e-trike. È dotato della stessa batteria da 840 wattora di JMT-11 e costa 4.099 sterline (quasi 4.770 euro). JMT-11 ha invece un prezzo di 3.899 sterline (quasi 4.550 euro).

Alla conquista delle città

Questi due esempi dimostrano che le bici elettriche stanno diventando sempre più specializzate col passare del tempo. In effetti, questi veicoli stanno diventando sempre più parte integrante della mobilità (sostenibile) del futuro. Un evoluzione che richiede regole ad hoc (anche in Italia).