Proprio mentre l’industria europea delle quattro ruote fa pressing su Bruxelles per spostare dal 2025 al 2027 l’entrata in vigore dei tagli alla CO2 da nuovi veicoli, uno studio dell’ong Transport & Environment dimostra che i rinvii non servono.
Stando infatti alle previsioni di T&E, nel prossimo anno la quota di mercato delle auto elettriche aumenterà fino al 20-24%: una forbice che dipenderà da scenari più o meno ottimisti. In ogni caso, 1 vettura su 4 o 5 sarà full electric e contribuirà a ridurre le emissioni del 60% richiesto dall’Europa: abbastanza per evitare slittamenti. Ma come?
Auto elettriche economiche in arrivo
Semplice, almeno a parole: l’arrivo sul mercato, fra questo e il prossimo anno, di diverse auto elettriche economiche (da 25.000 euro o meno), ovvero Dacia Spring (17.900 euro), Citroen e-C3 (23.900 euro), Renault 5 (ora da 32.900 euro, ma presto anche in versione sotto i 25.000 euro), Renault 4 e Twingo, Fiat Grande Panda (24.900 euro) e forse altre, come Cupra Raval, Tesla Model 2, Hyundai Ioniq 2 e la Skoda low cost.
“La nostra analisi – commenta Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia – mostra come l’automotive europeo, per centrare i suoi obiettivi climatici, tenda ancora a puntare sull’auto ibrida, ovvero su una tecnologia ben più emissiva dell’elettrico e con poche prospettive di miglioramento. È una strategia poco lungimirante per il clima e per la competizione con l’industria cinese”.
Una mano
Lo stesso studio spiega però che le motorizzazioni ibride daranno comunque una mano alle Case: da Stellantis e Volkswagen, con quote di riduzione rispettivamente del 33% e del 30%, a Mercedes (17%) e Renault (15%), mentre BMW si affiderà parecchio ai veicoli plug-in (18%).