Smart è stata una delle prime Case automobilistiche ad affrontare la transizione ecologica passando a una gamma interamente a zero emissioni già nel 2020. Un record per un brand che ha iniziato con modelli dotati di motore a scoppio.
Anche la storica best seller fortwo, 4 anni fa è diventata solo a batteria, con una rinfrescata al look e l’aggiunta di quell’EQ che, come sulle Mercedes, significa “intelligenza elettrica”, giocando un po’ con l’assonanza con il termine IQ, con il quale si indica il quoziente intellettivo.
Tra passato e futuro
Il passaggio all’elettrico dei modelli storici fortwo e forfour (quest’ultima è ormai definitivamente uscita di scena) ha rappresentato solo il primo passo della nuova strategia del brand, che in un recente passato si è profondamente riorganizzato diventando a tutti gli effetti una joint venture tra Mercedes e Geely e iniziando a sfornare vetture di nuova concezione come la #1 e la #3.
La smart #1: SUV elettrico disegnato da Mercedes e costruito da Geely
Ma smart, in Italia e non solo, è ancora sinonimo di citycar a due posti secchi dagli ingombri ridotti e un’impareggiabile capacità di districarsi anche nel traffico più caotico. La fortwo è, da noi, quasi un simbolo. Ci sono città come Milano – o soprattutto Roma – in cui la fortwo è l’unica scelta se si parla di auto di proprietà, per la sua capacità di parcheggiarsi ovunque e di garantire quell’agilità necessaria per superare ingorghi e ostacoli di ogni tipo.
La smart fortwo è, nel Belpaese, più di un’auto. È un fenomeno di costume. Tanto che non è esagerato affermare che molti automobilisti sono passati all’auto elettrica pur di non rinunciare ad averla. Ma come è fattala versione elettrica di questa supercompatta XXS che, ridendo e scherzando, è presente sul mercato dall’ormai lontano 1998?
La parentela con la Twingo
Non tutti ricordano che la smart fortwo fu anticipata da due concept di cui uno, l’Eco Sprinter, era elettrico. A dimostrazione del fatto che già sul finire degli Anni ’90 qualcuno aveva capito che la mobilità del futuro, soprattutto in ambito urbano, sarebbe potuta essere a batteria.
I tempi non erano maturi, e per vedere una fortwo elettrica si è dovuto aspettare quasi vent’anni, ma poi, alla fine, è arrivata. La versione EQ nasce sulla base della terza generazione (W453) che è arrivata in commercio nel 2014. Frutto di una sinergia con Renault, condivide con la Twingo a motore posteriore circa il 70% delle componenti (è per questo che anche la Twingo è stata declinata in una variante a batteria).
La gamma elettrica di smart realizzata insieme a Renault comprendeva fortwo berlina e cabrio e forfour
La parentela esiste, ma la fortwo resta fedele a sé stessa nel look e nell’impostazione. Lunga 2,69 metri e larga 1,66, la fortwo elettrica è inconfondibile per dimensioni, proporzioni e aspetto, che non rinuncia a una serie di elementi che caratterizzano il modello sin dagli esordi. Su tutti, la cellula abitativa Tridion a vista: è realizzata in una lega d’acciaio particolarmente resistente e garantisce elevati standard di sicurezza per quanto il corpo vettura sia davvero minuscolo che però, bisogna ammetterlo, racchiude un abitacolo davvero confortevole, in cui lo spazio per la testa e le gambe dei due occupanti è maggiore di quello che si potrebbe immaginare.
- Lunghezza: 2,69 metri
- Larghezza: 1,66 metri
- Altezza: 1,56 metri
- Passo: 1,87 metri
- Peso a vuoto: 1010 kg
- Bagagliaio: 260 litri
Batteria e autonomia
Sotto il pianale della smart EQ fortwo trova poso una batteria agli ioni di litio composta da tre moduli da 32 celle ciascuno (per un totale di 96). Ha una capacità complessiva di 17,6 kWh ed è garantita 8 anni o 100.000 km. Alimenta un motore sincrono a eccitazione separata che si trova in posizione posteriore, la dove una volta c’erano i 3 cilindri a benzina. Eroga una potenza di 82 CV e una coppia di 160 Nm.
La smart EQ fortwo si ricarica fino a 22 kW di potenza
L’auto, pensata per contesti strettamente urbani, ha un’autonomia dichiarata di 135 km ma, impegnata fuori dalla città, difficilmente riesce a garantire tali percorrenze.
La smart fortwo non è un fulmine quando si parla di ricarica. L’auto è compatibile con la sola corrente alternata e, attaccata a una colonnina pubblica, riesce a caricare a 22 kW di potenza. Un valore che comunque le garantisce di fare il pieno di energia in circa un’ora (anche meno), considerando la capacità della batteria.
- Batteria: 17,6 kWh
- Autonomia: 135 km
- Ricarica: 22 kW
- Potenza max: 82 CV
- Coppia max: 160 Nm
- Velocità max: 130 km/h
- 0-60 km/h: 4"9
- 0-100 km/h: 11"5