Per la rivista Time Elon Musk è la persona dell’anno 2021. E per spiegare il motivo della scelta scrive: “Questo è l’uomo che aspira a salvare il pianeta e a darcene uno nuovo dove abitare: clown, genio, bastian contrario, visionario, industriale, showman, mascalzone”.
E poi aggiunge: “Un folle ibrido tra Thomas Edison, P.T. Barnum, Andrew Carnegie e il Dottor Manhattan di ‘Wachmen’, il minaccioso personaggio mezzo uomo e mezzo dio dalla pelle blu che inventa auto elettriche e si trasferisce su Marte”. Mai descrizione fu più azzeccata.
Una voce fuori dal coro
Pensate a quanto sia fuori dagli schemi Elon Musk: l’uomo più ricco del mondo che non possiede più neanche una casa e che ha venduto tutta la sua fortuna per inseguire i propri sogni. E che sogni!
Ad esempio, guida (e fa guidare a un numero sempre più alto di persone) un’auto che non necessita di benzina per muoversi e che presto, forse, non necessiterà neanche di un conducente. E poi, manda in orbita merci e uomini con razzi che per la prima volta nella storia dell’uomo riescono a tornare indietro per essere riutilizzati.
Un'idea dietro l'altra
Ma non solo: perché Elon Musk è anche Neuralink, la società che attraverso la tecnologia interagisce con il cervello per curare malattie e disabilità, o Starlink, una imponente rete di satelliti per garantire il collegamento a internet in ogni angolo del pianeta. E nel mezzo ci sono anche i tunnel per attraversare velocemente le metropoli o – ultimo della lista – il robot umanoide che sostituirà gli esseri umani nei lavori più faticosi, pericolosi o ripetitivi.
Elon Musk il visionario, colui che con un semplice tweet è in grado di intasare i server del famoso social network, è considerato da alcuni un grande bluff. Intanto il Time lo premia come uomo dell’anno. In futuro vedremo cosa succede.
A modo suo, nel bene e nel male
Restando al presente, una cosa è certa: Elon Musk vive costantemente sotto i riflettori. Non che faccia qualcosa per spostarsi da questa sovraesposizione mediatica, ma è chiaro che nella posizione in cui si trova ogni cosa che dice assume proporzioni mastodontiche.
Metteteci che non ha freni, o quasi, e capirete il perché delle polemiche con le Case concorrenti di Tesla (da Rivian a Xpeng), degli screzi con Jeff Bezos e Mark Zuckerberg, delle varie sparate sul Covid a inizio pandemia, su Joe Biden, sullo stato della California, sulla burocrazia tedesca, sulle criptovalute e su mille altri argomenti. Se non sbagliasse mai non sarebbe umano. Non per niente sostiene fermamente che "Il fallimento fa parte del gioco: se non hai mai fallito, non hai mai innovato abbastanza".