Puntare sull’informatica quantistica potrebbe essere la chiave di volta per la diffusione delle auto elettriche. Ne è convinta Hyundai, che ha appena stretto un’alleanza con IonQ, società del Maryland specializzata nel settore.

Obiettivo della partnership è sviluppare nuovi algoritmi che permettano di simulare la composizione delle batterie e studiare i composti di litio e le reazioni chimiche che avvengono dentro lo stesso accumulatore.

A cosa serve

Semplificando al massimo, Hyundai e IonQ studieranno possibili soluzioni che consentano di mostrare sullo schermo del computer la ricostruzione di una batteria e i processi che si verificano al suo interno. in questo modo potranno capire più facilmente cosa migliorare e come intervenire.

Secondo le due società, “la simulazione chimica quantistica migliorerà in modo significativo la qualità delle batterie al litio di prossima generazione, apportando miglioramenti ai cicli di carica e scarica dei dispositivi, nonché alla loro durata, capacità e sicurezza”.

Foto - Hyundai Home

“Insieme – assicurano –, i team stanno creando il modello chimico di batteria più avanzato mai sviluppato su computer quantistici, misurato dal numero di qubit e porte quantistiche”. “Questa ricerca – continuano – ha il potenziale per portare a nuovi materiali di partenza che fanno risparmiare tempo, costi e fatica negli anni a venire: un progresso fondamentale, perché le batterie sono in genere il componente più costoso di un veicolo elettrico”.

La collaborazione con IonQ è definita “cruciale” da Hyundai e si inserisce nella strategia di elettrificazione, che prevede la vendita di 560.000 veicoli elettrici all’anno e l’introduzione di almeno 13 nuovi modelli entro il 2030.

Oltre a Hyundai

La Casa coreana non è l’unica a investire nell’informatica quantistica. In Europa ci stanno puntando Volkswagen e BMW, tra le fondatrici del Quantum Technology and Application Consortium (QUTAC).

La stessa VW ha sfruttato questa tecnologia futuristica per eseguire dei test sulle batterie per auto elettriche ad altre prestazioni e ottimizzare il traffico in un progetto pilota andato in scena a Lisbona alla fine del 2019, calcolando in tempo reale il percorso di 9 autobus.