Panasonic ha svelato la sede della nuova fabbrica di batterie dove produrrà le celle 4680 per Tesla. L'impianto, è stato detto, sorgerà in Kansas, ma per conoscerne la sede precisa si dovrà attendere la conferenza stampa indetta dalla governatrice dello stato Laura Kelly, che ha già convocato i media.

La fabbrica, che sarà finanziata con 4 miliardi di dollari e che riceverà agevolazioni fiscali per oltre 800 milioni di dollari, creerà nell'area circa 4.000 posti di lavoro.

Panasonic, partner di lunga data di Tesla, intanto, si dice impegnata anche su altri fronti. Nello specifico, sta lavorando per incrementare del 20% la densità energetica delle proprie batterie entro il 2030. Lo ha detto Shoichiro Watanabe, il cto dell’azienda giapponese, in un’intervista alla Reuters.

Un cambio di paradigma

Un incremento del 20% in 8 anni potrebbe non sembrare rivoluzionario, ma prendendo come esempio una Tesla Model Y, una batteria con prestazioni migliorate di un quinto porterebbe a un incremento dell’autonomia dell’ordine dei 100 km. Questo, senza cambiare le dimensioni dell'accumulatore.

L’aumento di densità energetica e delle percorrenze del 20% potrebbe in alternativa spingere i costruttori di auto elettriche a dotare i loro veicoli di batterie più piccole, con evidenti risparmi in termini di peso, ingombri e costi.

Il segreto sta nel voltaggio

Watanabe ha spiegato che Panasonic Energy, azienda di Panasonic Hondings concentrata proprio sulla progettazione e produzione di batterie, pensa di riuscire a migliorare le prestazioni dei propri accumulatori nei prossimi anni grazie all’utilizzo di additivi che permetteranno alle celle di lavorare a tensioni più elevate senza comprometterne la vita utile.

Panasonic Cell Lines at Gigafactory Limit Tesla Model 3 Production

“Parlando di batterie agli ioni di litio, la corsa tra i produttori di batterie si gioca proprio sul trovare additivi più efficaci e potenti”, ha detto. Additivi che tra l'altro possono essere utilizzati su celle di vario tipo, dalle 2170 alle già citate 4680 che l’azienda produrrà per Tesla

Attualmente, le batterie Panasonic lavorano a 4,2 volt. Watanabe afferma che con additivi di nuova generazione si potrebbe arrivare a valori di 4,5 o 4,6 volt. “Quando ci arriveremo – ha spiegato – l’intera visione del mondo dell’auto elettrica cambierà”.

Tesla Model Y: celle cilindriche tipo 4680 e batteria strutturale (fonte: Paul Kelly)
La batteria con celle 4680 della Tesla Model Y

Tutte le aree su cui si può migliorare

Per raggiungere il risultato, oltre che sugli additivi, Panasonic sta lavorando anche sui cosiddetti “materiali a cristallo singolo”. Si tratta di particolari materiali che l’azienda sta testando sui catodi per evitare le microfratture che si formano durante le fasi di carica e scarica e che sono responsabili di una riduzione delle prestazioni e della durata delle celle.

Infine, Panasonic sta lavorando sugli anodi. L'obiettivo è sostituire la maggior parte della grafite utilizzata oggi con materiali a base di silicio che possono reggere a sollecitazioni maggiori. “Il problema è trovare il giusto equilibrio tra i maggiori costi del silicio e le migliori performance delle celle – ha puntualizzato Watanabe -. Anche perché si deve mantenere un equilibrio tra le prestazioni di anodo e catodo per avere celle efficienti, oltre che efficaci”.