Stellantis raddoppia (o quasi). Dopo aver messo in cantiere due gigafactory per batterie in Canada e Indiana (USA), il gruppo fa ancora un pensierino al Nord America. Negli Stati Uniti potrebbero quindi sorgere altri due impianti per accumulatori destinati alle auto elettriche.
I piani dell’azienda li rivela il ceo Carlos Tavares parlando con i giornalisti a Billy-Berclau (Douvrin) durante l’inaugurazione del primo impianto per batterie in Francia, firmato Acc (Automotive Cell Company, joint venture fra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies).
Biden vince ancora
A pesare sulle strategie del gruppo è l’Inflation Reduction Act (Ira) americano, che premia il “made in USA” con incentivi a produzione e acquisti di auto elettriche assemblate negli Stati Uniti e che montano batterie realizzate con minerali estratti nel Nuovo Continente o in Paesi che hanno accordi di libero scambio con Washington.
Anche Tavares conferma infatti che la legge crea condizioni di investimento “molto favorevoli” negli States. Se davvero darà vita ad altre due gigafactory, il gruppo arriverà così a quota quattro in Nord America (salvo problemi in Canada), con l’obiettivo di raggiungere una produzione globale di 400 GWh all’anno dal 2030, oltre a decarbonizzare tutte le attività entro il 2038.
Stellantis a zero emissioni
E a proposito di decarbonizzazione, Stellantis firma oggi una partnership con Vulcan Energy, startup australiana specializzata nella produzione di litio a zero emissioni, per lanciare un “piano multifase” sullo sviluppo di nuovi progetti geotermici”.
L’obiettivo è migliorare il mix di energie del sito Stellantis a Mulhouse, in Francia, dove vengono prodotte le vetture DS7, Peugeot 308 ed e-308, 508 e la nuova 408. “Secondo le attuali ipotesi, il progetto potrebbe coprire una parte significativa del fabbisogno energetico annuale del sito industriale a partire dal 2026”.
“La prima fase del progetto, che avrà luogo all’estremità meridionale dell’area di Vulcan nell’Alta Valle del Reno, comprenderà uno studio di prefattibilità (PFS), relativo alla costituzione di impianti di energia geotermica rinnovabile per il sito di Stellantis, eseguito da Vulcan e che valuterà anche il potenziale per la produzione di litio.
In caso di esito positivo, la fase successiva avrà come oggetto principale l’indagine sismica 3D e attività di studio e sviluppo più avanzate. A condizioni di successo del PFS, Stellantis e Vulcan intendono realizzare il progetto in maniera congiunta, su base 50:50”.
Fonte: Reuters, Stellantis