Tra le aziende che lavorano sullo sviluppo di batterie di nuova generazione c’è anche la startup americana Our Next Energy, conosciuta anche come ONE. L’azienda, che ha sede in Michigan, è impegnata su diversi fronti e ha recentemente dichiarato di aver fatto buoni progressi in questi ultimi mesi.
In particolare, ha affermato di aver realizzato una batteria con chimica al litio ferro fosfato dalle prestazioni simili a quelle tradizionali agli ioni di litio con chimica NMC. Ma c’è dell’altro.
LFP da record
Partiamo proprio dalle celle LFP che ONE ha iniziato a sviluppare anni addietro. Si chiamano Aries II (perché sono giunte alla seconda generazione), e pur rinunciando a materiali costosi come il nichel e il cobalto hanno una densità energetica simile a celle NMC e che una batteria con celle Aries II - che l’azienda ha battezzato Ariete - potrebbe consentire a un’auto elettrica di arrivare a percorrere fino a 565 km.
Le celle LFP di ONE hanno terminato la fase di messa a punto e dovrebbero presto entrare in produzione nello stabilimento di Van Buren Township, città nel sud-est del Michigan. L’azienda statunitense è convinta di riuscire a metterle in commercio entro il prossimo anno.
Fino a 1.000 km di autonomia
Durante un incontro con la stampa, il fondatore e amministratore delegato di Our Next Energy Mujeeb Ijaz ha anche detto che l’azienda che ha creato e che dirige ha fatto ulteriori progressi su un’altra batteria nella quale crede molto, Si chiama Gemini e ha doppia chimica. Permetterà a un’auto elettrica di arrivare a percorrere fino a 1.000 km con una sola ricarica.
La batteria Gemini ha celle LFP simili a quelle adottate sulla batteria Ariete che si alternano ad altre celle ad alta densità energetica che svolgono il ruolo di range estender mano a mano che la batteria si scarica. Questo secondo tipo di celle, che è pure senza cobalto e che necessita del 75% in meno del nichel presente in una normale batteria agli ioni di litio, ha anodo in litio metallico senza grafite.
La batteria Gemini, stando a quanto dichiarato dallo stesso Iljaz, sarà pronta nel 2025 - o al più tardi nel 2026 - e avrà un costo di 50 dollari (40 euro) a kWh, meno della metà di una batteria agli ioni di litio attuale.