Siamo ancora a gennaio, ma per gli esperti dell’auto elettrica è già tempo di previsioni. Come sarà il 2023 dei veicoli full electric e ibridi plug-in? Sicuramente in crescita, a conferma di un trend inarrestabile, ma anche più lento rispetto al recente passato.
La stima la fa BloombergNEF nel suo tradizionale rapporto di inizio anno. A preoccupare gli analisti sono soprattutto l’incertezza economica e le tensioni geopolitiche. Così, di fronte a questo quadro, è persino difficile immaginare il prossimo futuro. Ma la scommessa è tutta nero su bianco.
Oltre 13 milioni di vendite
Per cominciare, saranno 13,6 milioni le vendite di auto “alla spina” nel mondo, di cui il 75% di BEV. Si tratta di 3,3 milioni in più rispetto ai 10,3 milioni del 2022. Se si pensa però che le immatricolazioni nel 2020 e 2021 erano state rispettivamente 3,2 e 6,5 milioni, ci si rende subito conto della leggera frenata.

Concessionaria Volkswagen
In tutto questo, sarà la solita Cina a dominare il mercato. Basta pensare che di quei 13,6 milioni di veicoli, ben 8 milioni scenderanno fra le strade del Dragone. Cresceranno però gli Stati Uniti, con 1,6 milioni, e cominceranno così ad avvicinarsi all’Europa, a 3,1 milioni.
- Cina: 8 milioni
- Europa: 3,1 milioni
- Stati Uniti: 1,6 milioni
- Resto del mondo: 0,9 milioni
Triplica il parco circolante
Il parco circolante di auto “alla spina” supererà così i 40 milioni, contro i 27 milioni del 2022. La quota salirà invece al 3%. Può sembrare un numero piccolo, ma ricordiamo che alla fine del 2020 eravamo fermi all’1%.
Bene anche i furgoni, che cresceranno fino a 600.000 unità (+80% sul 2022). Un bel colpo alle emissioni, visto e considerato che i veicoli commerciali viaggiano tantissimo. I mercati più prolifici, da questo punto di vista, saranno Stati Uniti, Cina e Corea del Sud.

Audi e-tron ricarica con Plug & Charge alle colonnine Ionity
Capitolo colonnine
E come se la caveranno invece le colonnine? Non male. Il numero di punti di ricarica si arricchirà di 1,3 milioni di unità, per un totale di 4,1 milioni. Rimarranno però alcuni problemi alla rete. E poi, anche per questo capitolo, a fare meglio di tutti sarà la Cina. L’Occidente è avvisato.
Fonte: Bloomberg