L’arrivo della Tesla Model Y in Italia pone nuovamente l’accento su come il mercato delle auto elettriche si stia velocemente popolando di SUV e crossover. In Europa il modello a ruote alte e a zero emissioni più venduto è la Volkswagen ID.4, che per dimensioni e caratteristiche tecniche si colloca un gradino sotto l’ultima nata a Palo Alto.
La tedesca rappresenta anche la concorrente più agguerrita. Non solo perché vincitrice del premio Car of The Year, ma anche per una questione di unità immatricolate. C’è da ricordare, infatti, che Tesla e Volkswagen si giocano la leadership per la Casa che produce più auto elettriche al mondo (con gli americani ancora largamente in vantaggio, ma i tedeschi che stanno dando avvio a un enorme dispiegamento di forze) e Model Y e ID.4 rappresentano due modelli chiave per entrambe. Sono diverse, ma hanno numerosi punti di contatto. Conosciamole meglio.
“World car” a confronto
Partiamo da una considerazione di natura commerciale. La Model Y, che ora è arrivata in Europa, è venduta in tutto il mondo. La ID.4, prossima a sbarcare negli USA, pure. Guardando ai numeri, poi, si vede che entrambe hanno un peso specifico all’interno dell’offerta delle rispettive case non da poco.
L’americana è di poco dietro alla Model 3, che è l’elettrica più venduta di sempre. La ID.4, dal canto suo, lo scorso aprile ha stabilito il record di essere la vettura a batteria più venduta d’Europa e di aver portato per la prima volta un SUV sul gradino più alto della classifica. Tesla spera che nel Vecchio Continente la “Y” superi addirittura la “3”, mentre VW afferma che la ID.4 da sola rappresenterà il 30% delle vendite di tutta la famiglia ID.

Stile simile
Partiamo da quello che si vede guardando le due auto dall’esterno. Per quanto la Model Y sia più grande della ID.4, con una lunghezza di 4,75 metri contro i 4,58 della tedesca, le due auto hanno un impatto simile. Anche nelle forme le analogie non mancano: linee pulite, superfici fluide, l’identità di marca fa i conti con le necessità di avere una buona aerodinamica, anche se la Model Y ha una coda più rastremata mentre la ID.4 sottolinea lo scalino tetto-portellone con un angolo più secco.
Salendo a bordo si scoprono poi due abitacoli abbastanza essenziali. Tesla in questo ha fatto scuola, puntando su rivestimenti minimal e focalizzando l’attenzione sul gigantesco display centrale, che spicca come unico elemento d’impatto. Volkswagen invece fa leva su soluzioni meno di rottura e per quanto anch’essa rinunci del tutto ai fronzoli, ha un’impostazione un po’ più classica.

Sull'efficienza vince Tesla
Guardando alle caratteristiche tecniche, si scopre che la Tesla Model Y è disponibile in due versioni, Long Range (440 CV) e Performance (512 CV). Entrambe vantano prestazioni da sparo, con uno 0-100 rispettivamente in 5”0 e in 3”7 e una velocità massima di 217 e 241 km/h.
La ID.4 invece è offerta in due tagli di batteria, da 52 o 77 kWh, e in 4 allestimenti, ai quali si aggiunge la versione cattiva GTX. L’esemplare con batteria più piccola ha 170 CV, mentre quelli con batteria da 77 kWh arrivano a 204. La GTX, invece, che ha 2 motori e la trazione integrale, tocca quota 299 CV. Si tratta comunque di potenze ben minori rispetto alla Model Y.

A fronte di certi dati, stupisce il fatto che la Model Y, che ha una lunghezza superiore di quasi 20 centimetri, pesi meno della ID.4. Il SUV americano si ferma a 2.003 kg, mentre la tedesca pesa 1.965 se con batteria da 52 kWh, ma arriva fino a 2.224 kg. Segno che Elon Musk e soci hanno prestato molta attenzione al contenimento delle masse. Questo dato si ripercuote anche sui consumi, con la Model Y che nella versione Long Range sul misto dichiara 156 Wh/km mentre la ID.4 non scende sotto i 169 Wh/km.
La discriminante del prezzo
Insomma, la Model Y è più grande, più veloce e anche più spaziosa. Però costa anche di più: parecchio di più. La versione d’attacco Long Range infatti viene 63.000 euro mentre la Performance (che si rivolge a un pubblico di nicchia) 71.000 euro.
La Volkswagen ID.4, invece, costa a partire da 43.800 euro, una cifra che le permette di sfruttare gli incentivi statali e di scendere, sfruttando promozioni della Casa e rottamazione, a 32.559 euro. Stiamo parlando di una cifra che è quasi la metà. È anche vero però che in Italia questo gap di prezzo fa la differenza, ma che ci sono altri mercati che per reddito medio pro capite e politiche di incentivazione diverse questo divario è meno significativo. Basti citare il caso della Norvegia, dove l’auto più venduta (non solo elettrica ma in assoluto) è stata l’Audi e-tron.

Le alternative non mancano
Concludiamo con il dire che ci siamo concessi questo confronto a distanza tra l’ultima arrivata e la più venduta tra i SUV elettrici, ma è bene ricordare che ci sono tante altre alternative interessanti nella categoria. Guardando all’universo Volkswagen si può scegliere sia l’Audi Q4 e-tron (una ID.4 più moderna e di lusso) sia la Skoda Enyaq.
Dalla Germania arrivano anche BMW iX3 e Mercedes EQA o EQB (delle due di Stoccarda la prima è più compatta e sportiveggiante la seconda più da famiglia). Poi non si può non citare la Ford Mustang Mach-E, regina indiscussa alla voce autonomia con oltre 600 km di percorrenza dichiarata, la Jaguar I-Pace o la Volvo XC40 Recharge. Restando nella stessa categoria, senza cercare modelli eccessivamente esotici, ci sono poi Nissan Ariya, Kia EV6 e Toyota bZ4X.