Se pensate che Elon Musk si accontenti di essere il più grande costruttore di automobili elettriche dell’ultimo decennio vi sbagliate di grosso. Il ceo di Tesla ha intenzione di arrivare a produrre fino a 20 milioni di veicoli a zero emissioni all'anno entro dieci anni.
“Un obiettivo ambizioso – ha detto Musk –, ma non impossibile. In circolazione ci sono 2 miliardi di auto e camion nel mondo: 20 milioni sono l’1% del totale”. Ma 20 milioni sono anche il doppio di quello che in media fanno i big come Toyota o il gruppo Volkswagen.
La strada per il successo
Ma come può fare, Elon Musk, a raggiungere l’obiettivo prefissato? Considerando che nel 2021 ha sfiorato il milione di auto vendute, dovrebbe riuscire a incrementare di 10 volte la produzione in tempi brevissimi. In Tesla sono fiduciosi. Ci sono quattro stabilimenti attivi: Fremont, Shanghai, Austin e Berlino. Di questi, gli ultimi possono aumentare notevolmente i ritmi e gli ultimi due, freschissimi dell’avvio delle operazioni, possono contribuire notevolmente alla crescita.
La Gigafactory cinese, già oggi, produce 500.000 auto all’anno, ma arriverà a oltre 850.000. E lo stesso faranno le due fabbriche in Texas e in Germania, due realtà da mezzo milione di auto all’anno entro il 2024. Sommando Fremont, che ora viaggia intorno alle 450.000 auto (ma che potrebbe toccare le 600.000) si arriverebbe a sfiorare in poco tempo le 3 milioni di unità.
Saremmo comunque ancora lontanissimi. Che Musk si sia fatto prendere dall'entusiasmo? Non è da escludere, considerando che parlando dello stesso argomento durante l'inaugurazione della GigaBerlin ha parlato di 10 milioni di auto all'anno e non 20. Di certo c'è però che in futuro sorgeranno nuovi stabilimenti (si parla già di una seconda Gigafactory a Shanghai) e che quelli esistenti saranno ulteriormente ampliati.
Più competitors ma più modelli
Tesla dovrà però fare i conti con una serie di incognite. Per ora, infatti, detiene il primato tra i costruttori di auto elettriche perché sfrutta una serie di vantaggi competitivi, ma in futuro questo gap potrebbe essere colmato da una serie di Case che stanno correndo nel campo delle zero emissioni. Vengono in mente Volkswagen in primis, ma anche Stellantis, Ford o General Motors. Senza dimenticare le orientali come Toyota e Hyundai o le Case cinesi.
È anche vero, però, che la domanda di auto elettriche sta crescendo a ritmi mai visti. “Solo il settore degli smartphone ha vissuto tassi di espansione paragonabili - ha detto Sam Fiorani, vicepresidente della società di analisi AutoForecast Solutions -. Oppure, guardando ancora più indietro nel tempo, mi vengono in mente i compact disc”. Insomma, aumenterà l’offerta globale ma anche la domanda.
E poi, per quanto Elon Musk abbia dichiarato che non ci saranno novità di mercato nel 2022, in cantiere ci sono (a parte la Roadster, che sarà estremamente di nicchia), Cybertruck e Semi, oltre che la tanto attesa baby-Tesla.