I famosi taxi londinesi? Presto potrebbero invadere le città di mezzo mondo. Questo, almeno, l’obiettivo di Geely, che è proprietaria dell’azienda che li produce e che ora li vuole diffondere su larga scala. Naturalmente in versione elettrica.

A dirlo è la Reuters, che ha parlato con i vertici della London Electric Vehicle Company (LEVC), società che proprio Geely ha fondato nel 2017 dopo aver acquistato la divisione London Taxi Company dalla Manganese Bronze.  

Un affare partito nel 2006

In verità, il legame tra la Casa cinese e la compagnia dei taxi più famosa del mondo (o giù di lì) affonda le proprie radici nel 2006, anno di un primo contatto tra Geely e la Manganese Bronze, che si è poi evoluto attraverso una serie di investimenti sempre più consistenti fino alla situazione attuale.

Ma torniamo al presente. Geely vuole andare oltre i taxi. “Abbiamo bisogno di un portafoglio prodotti molto vario. Dobbiamo fare grandi investimenti in termini di tecnologia e infrastrutture”, ha detto Alex Nan, ceo della LEVC alla Reuters. “Geely – ha continuato Nan – crede in questa iniziativa perché il progetto LEVC è davvero unico”.

Taxi londinesi ibridi della LEVC

Il taxi ibrido costruito dalla London Electric Vehicle Company

Le tappe della rinascita

La LEVC, attualmente, costruisce un taxi con powertrain ibrido in grado di percorrere fino a 103 km in modalità esclusivamente elettrica. Ha un prezzo di partenza di circa 66.000 sterline (80.000 euro) e ha venduto abbastanza bene fino all’arrivo della pandemia, che ha innescato una profonda crisi che ha portato al licenziamento di 140 dipendenti.

Ora è tempo di mettersi questa fase alle spalle: Geely cercherà nuovi investitori per sviluppare nuovi veicoli. L’intenzione è quella di creare altri mezzi di trasporto elettrici, magari lavorando fianco a fianco con altre Case automobilistiche. Si punta ai taxi elettrici ma non solo. L’idea è quella di sviluppare una piattaforma a zero emissioni sulla quale far nascere una serie di veicoli dedicati sia al trasporto di persone sia al trasporto merci.

Levc VN5

Il furgone ibrido LN5 della LEVC

Per farlo, Geely (o meglio, LEVC) ha intenzione di sfruttare competenze e componenti provenienti da Volvo, Polestar e Zeekr, tutti brand che la Casa cinese possiede (come Lotus, del resto). Batterie, powertrain e software già a disposizione possono accelerare lo sviluppo di una nuova gamma di veicoli e contenere i costi. “Non c’è nulla che non potremmo fare in tempi brevi – ha dichiarato Chris Allen, managing director di LEVC –. Però, vogliamo arrivare sul mercato con il giusto tempismo, per essere sul mercato con prodotti moderni quando l’ambiente sarà pronto. Diciamo che ci metteremo 5 anni per mettere in piedi in cambiamento”.

Fotogallery: I taxi ibridi londinesi di Geely