Sono pochissimi, ormai, i marchi automobilistici che non hanno almeno un’auto elettrica a listino. Ma se ora le vetture a batteria iniziano a popolare le concessionarie, fino a qualche anno fa restavano oggetti rari: veicoli esotici per nicchie di automobilisti dall’anima particolarmente green o con una viva attrazione verso le nuove tecnologie.

Vediamo, allora, come e quando i grandi gruppi che ora sono presenti in Italia hanno debuttato nel mondo delle zero emissioni; quali sono state le prime auto elettriche che hanno realizzato e quanta strada hanno fatto da allora.

Tutta colpa di Elon Musk

Partiamo dalla prima Casa – in ordine di tempo e in quanto a volumi di vendita – che si occupa di auto elettriche: Tesla. Fondata nel 2003 in California, nel 2008 ha messo in vendita la prima vettura a zero emissioni prodotta in serie della storia, la Roadster, che in 6 anni è stata realizzata in circa 2.450 esemplari.

La Tesla Roadster del 2011 all'asta negli USA

La Tesla Roadster del 2008, derivata dalla Lotus Exige

Da quel giorno ne è passata di acqua sotto i ponti. Ora Elon Musk e soci vendono oltre 2 milioni di auto all’anno (le previsioni del 2024 dicono 2,3 milioni di esemplari circa) tra Model S, Model X, Model 3, Model Y e Cybetruck. La Roadster del 2008 è ancora ricercata dagli appassionati per il significato storico, ma anche per le prestazioni. Sarà, forse, sostituita dalla nuova Roadster, che però a intervalli regolari viene rimandata a data da destinarsi.

Da dove ha iniziato Stellantis

Parliamo ora di quel che succede a casa nostra. L’avventura in elettrico di Stellantis inizia molto prima di… Stellantis. Si deve andare indietro nel tempo a quando ancora esistevano il gruppo PSA (Peugeot-Citroen) da una parte e il gruppo FCA dall’altra. Iniziano da quest’ultimo.

A parte qualche esperimento isolato come la Panda Elektra, la prima auto a zero emissioni di Fiat, l’esordio nel settore dell’elettrico puro di Mirafiori risale al 2020, con l’arrivo della 500 elettrica, della quale dal 2023 c’è anche una versione Abarth. Ora l’offerta si sdoppierà con il debutto della Grande Panda, sorellona della citycar che conosciamo che, grazie all’adozione della piattaforma Smart Car comune alla Citroen C3, consente di realizzare anche versioni a batteria.

Com'è nato il sound dell'Abarth 500 elettrica

La Fiat 500 elettrica, anche in versione Abarth

Restando in tema FCA, Lancia e Alfa Romeo hanno debuttato da pochissimo con i loro primi modelli elettrici di serie: si tratta della Ypsilon e della Junior (ex-Milano), entrambe arrivate sul mercato nel 2024. Stessa sorte è toccata a Jeep, che ha presentato la sua prima elettrica in assoluto nel 2023: la Avenger.

Alfa Romeo Milano

Alfa Romeo Junior

Foto - Jeep Avenger e - Prova dell'elettrica

Jeep Avenger

Lancia Ypsilon Edizione Limitata Cassina (2024)

Lancia Ypsilon

Quando Peugeot e Citroen collaboravano con Mitsubishi

L’esordio in elettrico in grande serie della parte francese di Stellantis, quel gruppo PSA che nacque nel 1976 affinché Peugeot salvasse Citroen dalla bancarotta, risale invece al 2010. Allora sul mercato arrivarono tre elettriche molto particolari, nate da un progetto congiunto con Mitsubishi. Erano la Citroen C-Zero, la Peugeot iOn e la Mitsubishi iMiev. Restarono in commercio fino al 2017 e poi, per qualche tempo, di elettrico non si parlò più.

Peugeot iOn

Peugeot iOn: nata da un progetto congiunto tra PSA e Mitsubishi

In tempi più recenti, per farsi trovare pronta di fronte alla transizione ecologica che sta animando il mondo delle quattro ruote, Peugeot ha tirato fuori la e-208 (2019). Sulla stessa piattaforma, l’anno dopo, è arrivata anche la Opel Corsa-e (di proprietà di PSA dal 2017). Citroen, dal canto proprio, ha riaperto il ciclo delle auto a batteria con la e-C4, arrivata sul mercato nel 2022. Tre anni prima, nel 2019, era toccato alla DS 3 Crossback E-Tense.

Foto - Prova DS 3 E-Tense

DS 3 E-Tense

Opel Corsa-e

Opel Corsa-e

Maserati parte dalla Grecale

Restando in qualche modo nell’universo Stellantis, si deve parlare anche di Maserati e Ferrari. Se il Cavallino è ancora al lavoro sulla sua prima auto a zero emissioni, che arriverà entro la fine del 2025, il Tridente ha già debuttato in questo settore con la Grecale Folgore arrivato a inizio anno.

Il SUV fa da apripista a tutta una famiglia di auto elettriche che sotto l’insegna comune “Folgore” darà vita a un profondo rinnovamento della gamma. Già in commercio ci sono la GranTurismo e la GranCabrio Folgore. A breve toccherà anche alla MC20.

Maserati Grecale Folgore

Maserati Grecale Folgore

Da Wolfsburg al mondo

Alcuni affermano che se la transizione ecologica ha subito questa enorme accelerazione negli ultimi anni, la causa sia da ricercare nel Dieselgate che ha coinvolto Volkswagen (ma anche altri brand) una decina di anni fa. Proprio il gruppo di Wolfsburg, secondo costruttore al mondo dopo Toyota, è stato tra i primi a sposare l’idea di una nuova era della mobilità presentando la piattaforma MEB e una nuova gamma di vetture a zero emissioni.

Ma prima della ID.3, altri modelli elettrici erano presenti sul mercato. La e-Golf del 2014, per esempio, realizzata sulla base della settima generazione, o la e-up!, arrivata anch’essa circa 10 anni fa.

Volkswagen e-Golf

Volkswagen e-Golf: arrivò sul mercato nel 2014

Guardando agli altri marchi del gruppo non si può non citare Audi, che ha messo in vendita la e-tron (il SUV poi rinominato Q8 e-tron e da pochissimo uscito dal mercato) nel 2018. Alla vettura della Casa dei Quattro Anelli, negli anni si sono aggiunte la Skoda Enyaq iV (2020) e la Cupra born (2021).

Audi e-tron Sportback S (2)

Audi e-tron Sportback S

Skoda Enyaq iV

Skoda Enyaq iV

L’esordio Porsche del 1898

Si dice che la prima auto elettrica della storia sia stata progettata da Ferdinand Porsche addirittura nel 1800. Si tratta della Egger-Lohner C.2 Phaeton (nome di progetto Porsche P1) e risale al 1898. Ma tralasciando i pezzi da museo, la Casa di Stoccarda ha debuttato nell’elettrico con la Porsche Taycan nel 2019.

Porsche Taycan GT 2025 Prima guida

La Porsche Taycan si è da poco rinnovata con il model year 2025

A quella fa seguito oggi la Porsche Macan elettrica, che nasce su una nuova piattaforma, la PPE, e che farà da base alle prossime auto a batteria del brand che, pur mantenendo fede al proprio DNA, ha affermato di voler sposare l’elettrificazione con convinzione.

Buona la seconda per Renault

Renault ha sposato l’elettrificazione prima di tante altre Case. Lo ha fatto più di 10 anni fa con la Renault Zoe e con una serie di altri modelli, come la Fluence o il Berlingo, che però difficilmente sono riusciti a farsi largo su un mercato ancora non pronto ad accogliere le auto a batteria. Solo la Zoe, che ha esordito nel 2013, è rimasta in produzione a lungo (e in due generazioni).

Renault Zoe

Renault Zoe

Dopo lo slancio di oltre un decennio fa, la Casa ha rivisto la propria strategia ed è tornata all’attacco nel campo dell’elettrico solo di recente. Prima con la Twingo, derivata dal modello termico, poi con vetture “born electric” come la Megane o la Scenic. La rivoluzione si compie ora con la Renault 5, già in vendita, e con le future Renault 4 e Twingo: tutti nomi noti che sono pronti a reinventarsi a batteria.

Il gruppo francese ha messo in vendita auto elettriche anche gli altri marchi di cui è proprietaria, Dacia e Alpine. Dacia ha presentato la Spring nel 2021 e ora l’ha rinnovata profondamente per renderla più appetibile agli automobilisti europei non solo sotto il profilo del prezzo (è l’elettrica meno costosa in circolazione). Alpine ha intrapreso il percorso che la porterà a essere un brand solo elettrico con la A290, versione sportiva derivata proprio dalla R5 elettrica.

Dacia Spring (2024)

Dacia Spring

A290_β Preshow (3)

Alpine A290

BMW ci ha creduto nel 2013

Parlando di Case che si sono lanciate nel mondo dell’elettrico in anticipo non si può non citare BMW che, nel 2013 presentò la i3, vettura insolita e dotata di soluzioni tecniche raffinate che è stata capita dal pubblico solo con il tempo e che per assurdo piace più ora che è uscita di scena che quando fu presentata.

BMW i3

BMW i3

Dopo quell’esperimento, a Monaco si prese una pausa e solo ora si è tornati a spingere sull’elettrico con una gamma che sta prendendo sempre più forma. A oggi i modelli elettrici nascono sulla piattaforma multialimentazione CLAR ma in futuro sarà la volta della rivoluzione Neue Klasse.

BMW ha anche i brand MINI e Rolls-Royce. Entrambi hanno esordito nel settore dell’elettrico. Lo hanno fatto rispettivamente con la MINI Cooper SE del 2019, ora sostituita da una nuova generazione di auto a zero emissioni più moderne ed efficienti, e con la RR Spectre del 2023, stessa magnificenza di sempre ma green.

Mini Cooper SE

Mini Cooper SE, prima elettrica del marchio inglese

Mercedes è arrivata nel 2019

Mercedes, invece, di fronte l’elettrico ha dato l’impressione di essere corsa un po’ ai ripari. Come colta di sorpresa, nel 2019 ha presentato la EQC, SUV nato sulla stessa base della GLC, solo modificata per ospitare batteria e motori elettrici, ha aperto la strada a una serie di modelli a zero emissioni derivati da equivalenti vetture ad alimentazione tradizionale. Solo nel 2026 la Casa della Stella presenterà le prime vetture di nuova generazione, basate sulla piattaforma MB.EA.

2019 Mercedes EQC Edition 1886

In realtà, Mercedes un paio di elettriche prima della EQC le aveva prodotte e messe in commercio. Nel 2021 presentò la sportiva AMG SLS EV e ancor prima, nel 2014, realizzò la Classe B electric drive, che fu venduta fino al 2018.

In quello stesso 2014, Mercedes presentò la prima smart fortwo a batteria. Nata sulla seconda generazione della due posti supercompatta, si chiamava ED e si ricaricava a una normale presa elettrica. L’auto ha aperto la strada alla successiva smart EQ fortwo e al fatto che il brand produce e vende solo auto a zero emissioni.

Ford: dalla Focus alla Mustang

Quando si pensa all’auto elettrica Ford, il primo pensiero quasi sicuramente va alla Mustang Mach-E, SUV di medie dimensioni con il quale la Casa dell’Ovale Blu ha voluto affacciarsi al mondo delle zero emissioni a livello mondiale. La Mustang Mach-E è stata una delle prime elettriche di nuova generazione ad arrivare sul mercato, essendo in vendita dal 2019.

Foto di Ford Mustang Mach-e GT, la prova

La Ford Mustang Mach-E, disponibile anche in versione GT

Qualche anno prima, però, Ford aveva un’altra elettrica regolarmente a listino. Anche in Italia. Era la Focus elettrica. Presentata nel 2012, è arrivata sui mercati europei nel 2013.

Il Giappone deve recuperare

In un mondo in cui la Cina domina nel campo dell’elettrico, in cui USA e UE si stanno organizzando per crescere e attestarsi come concorrenti alla pari, il Giappone, che è ancora il secondo produttore di auto al mondo proprio dopo il Paese del Dragone, ha un ruolo davvero marginale.

Toyota BZ4x: l'esterno

Toyota bZ4X

Subaru Solterra: l'esterno

Subaru Solterra

Il fatto è che le Case del Sol Levante, più o meno esplicitamente, hanno sposato con grande riserbo la transizione ecologica, preferendo un approccio più diversificato. Sospendendo il giudizio sul fatto che possano aver ragione e torto, tra tutte, hanno pochi modelli a zero emissioni in vendita.

Lexus UX 300e

Lexus UX 300e

Toyota, regina indiscussa dell’ibrido, ha presentato la sua prima elettrica moderna solo nel 2021. Si tratta della bZ4X. Di questa auto c’è anche la controparte Lexus: UX300e. In realtà nel 1995 lavorò su una versione a batteria della RAV4, ma in quel caso era una vettura sperimentale o poco più. Subaru, proprio sulla base della bZ-4X ha realizzato la sua prima elettrica, la Solterra.

Honda e

Honda e: elettrica all'insegna del piacere di guida

Restando in Giappone, nel 2019 è arrivata la Honda e, che però è stata un esperimento isolato ed è già stata dismessa dopo risultati commerciali poco soddisfacenti. Mazda si è affacciata al mondo delle zero emissioni nel 2020 con la MX-30, vettura interessante ma penalizzata dalla scarsa autonomia (tanto che ne è stata presentata poi una variante range extender con motore Wankel). Suzuki, invece, un’auto elettrica non ce l’ha ancora, ma non manca molto.

Mazda MX-30 2022: prima guida

Mazda MX-30

L’eccezione Nissan che conferma la regola

Se c’è una Casa giapponese che nell’elettrico ha investito molto quella è Nissan. Nel 2010 ha presentato la Leaf, che è stata l’auto elettrica più venduta al mondo per parecchi anni, prima dell’avvento della Tesla Model 3. La Leaf, con la seconda generazione, è ancora apprezzata e ottiene ancora un certo riscontro commerciale (è stata la nona auto elettrica più venduta in Italia a luglio).

Prova Nissan Leaf e +

Prova Nissan Leaf e+: seconda generazione con batteria più grande

Nissan, oltre alla Leaf, ha presentato la Ariya, che nasce su una nuova piattaforma e che apre la strada a una nuova famiglia di auto a batteria.

L’evoluzione elettrica della Corea

Se parli di Corea del Sud parli di Hyundai-Kia, ormai terzo gruppo automobilistico al mondo dopo Toyota e Volkswagen. Hyundai e Kia hanno esordito abbastanza presto nel settore delle auto elettriche. Hyundai, con la Kona elettrica, nel 2017, Kia, con la Soul, addirittura nel 2015. Inizialmente, l’approccio adottato è stato multialimentazione. Addirittura, modelli come la Kona o la Kia Niro erano disponibile 100% elettrici ma anche plug-in o ibridi full.

2020 kia soul ev

La Kia Soul elettrica

Poi, il gruppo ha dato alla luce una piattaforma nuova di zecca, la E-GMP, che grazie all’architettura a 800 volt, alla ricarica bidirezionale e a una serie di altre accortezze tecniche si piazza come uno dei pianali più moderni in circolazione. È usata per Ioniq 5 e la Ioniq 6, parlando di Hyundai, e per EV6, EV9 e le altre della famiglia EV in arrivo per quanto riguarda Kia.

Hyundai Kona restyling (2020)

Hyundai Kona di prima generazione

I cinesi ci credono

Tra le Case cinesi che hanno debuttato in Italia si devono citare MG e BYD. MG, storico brand inglese di proprietà di SAIC, che è arrivato da noi nel 2019 con una serie di auto (anche) elettriche come MG4, MG5, Marvel R e la best seller ZS.

MG ZS EV

MG ZS EV

BYD ATTO 3

BYD ATTO 3

Successivamente sono arrivate BYD, che ha debuttato in Italia nel 2023 con il SUV Atto 3 e con l’ammiraglia HAN e poi, fresca fresca di debutto, Omoda con la E5. Tutte e tre si presentano come marchi green e hanno a listino auto elettriche ma hanno capito che per fare buoni numeri devono spingere anche su altri tipi di motorizzazioni.

Cinese è, in un certo senso, anche DR. Legata a doppia mandata al gruppo Chery, che ora è impegnato in prima persona con Omoda e Jaecoo, la Casa di Macchia d’Isernia ha 4 sottomarchi e una serie di elettriche a listino. La prima è stata la DR 1.0 EV del 2023, citycar che voleva in qualche modo proporsi come alternativa meno costosa della smart EQ fortwo, ma con 4 posti.

La OMODA 5 mostrata in anteprima a Wuhu

Omoda E5

DR 1.0

DR 1.0

Jaguar si prepara dal 2018

Il gruppo Jaguar-Land Rover ha affermato anni fa di voler elettrificare l’intera gamma in tempi brevi. Soprattutto per quanto riguarda Jaguar, tutti i prossimi modelli in arrivo saranno esclusivamente a zero emissioni. Il piano è stato rimandato e rivisto profondamente ma ora a Coventry sono pronti: si inizia nel 2025.

La Casa britannica si è già cimentata con un modello elettrico che ha riscosso un discreto successo. Soprattutto i primi anni, quando l’assenza di concorrenza ha permesso di fare buoni numeri. Si tratta della I-Pace, che risale al 2018 e che è disponibile ormai solo in stock.

Jaguar I-Pace

Jaguar I-Pace: la prima elettrica del brand di Coventry

Lotus: dalla Evija alla Eletre

In Inghilterra c’è un altro brand che sta correndo sul fronte dell’elettrificazione. È Lotus, che essendo di proprietà del colosso cinese Geely, può attingere a piattaforme e tecnologie di ultima generazione per rinnovare la gamma e lanciarsi nel mondo delle zero emissioni.

L’esordio a batteria della Casa di Hethel si chiama Evija. La hypercar da 2.000 CV è stata presentata nel 2019 ma è entrata in produzione solo nel 2023. Tralasciando i modelli di super-nicchia, la prima vera elettrica Lotus è la Eletre, che è anche il primo SUV della storia del brand. È in commercio dal 2022.

Quarto anteriore esterno Lotus Eletre R 2024

La prima elettrica di serie di Lotus è un SUV

Volvo e Polestar

Geely vuol dire anche Volvo. Chiudiamo questa carrellata con la Casa di Goteborg, che è l’ultima in un ipotetico elenco in ordine alfabetico. Volvo ha dichiarato che sarà un brand esclusivamente a zero emissioni a partire dal 2030. La sua prima auto elettrica moderna è la Volvo XC40 Recharge, arrivata nel 2020.

Volvo XC40 elettrica

Volvo XC40 elettrica

2024 Polestar 2

2024 Polestar 2

Volvo, per dare forma alla sua strategia di lungo periodo verso l’elettrificazione, ha anche scorporato il brand Polestar, prima riservato alle vetture sportive, per creare una gamma a sé di modelli a zero emissioni. La prima elettrica di questa operazione è stata la Polestar 2, arrivata nel 2019.