Il 2022, come il 2021 del resto, è stato un anno frenetico sul tema delle batterie. Nuove tecnologie hanno fatto il loro ingresso sul mercato, tantissime aziende lavorano a soluzioni innovative per ridurre i costi o alzare le prestazioni (o entrambi).
Come è accaduto in passato, laboratori e università lavorano ancora a pieno ritmo, ma la teoria sembra avvicinarsi sempre di più alla pratica. Pardon… al mercato. Vediamo allora cosa è successo in questo anno che volge al termine elencando le notizie più significative che sono uscite mese per mese.
Gennaio
L’anno si apre con una notizia bomba: NIO infatti apre in Cina la prima stazione di seconda generazione per il battery swap. Tecnologia che viene apprezzata soprattutto all’ombra della Muraglia Cinese, in realtà sta facendo i propri primi timidi passi anche da noi, sempre grazie a NIO.
È una filosofia diversa per interpretare la mobilità elettrica, che permette di cambiare la batteria in pochi minuti e di ripartire “aggirando” il problema della sosta alla colonnina. In Cina le stazioni di battery swap sono oltre mille e altre aziende stanno seguendo, anche (e soprattutto) tra le due ruote.

Una stazione NIO per il Battery Swap
Febbraio
Dopo tanto parlare, a febbraio Tesla annuncia di aver realizzato un milione di 4680. Si tratta delle celle di grosse dimensioni che la Casa fa fatica a produrre in grandi volumi. La sfida è ardua soprattutto per i processi industriali per farle, ma una volta trovata la quadra porteranno grandi vantaggi alla Casa di Elon Musk sia per i minori costi di produzione sia per la maggiore densità energetica, che regalerà più autonomia alle vetture del brand.

Un pacco batteria Tesla con celle 4680
Durante l’anno tante sono state le aziende che hanno detto di essere pronte a produrre celle equivalenti. Sia per Tesla sia per altri clienti che sfrutterebbero una tecnologia analoga sulle loro elettriche.
Marzo
Se c’è una tecnologia che nel 2022 ha fatto passi da gigante, è quella delle batterie LFP. Le celle litio-ferro-fosfato, infatti, hanno preso piede sul mercato e in Cina, dove sono diffuse più che altrove, hanno superato in numero le batterie agli ioni di litio.
Le batterie LFP sono poco costose e facili da produrre ma hanno una densità energetica più bassa e sono adatte quindi a vetture con prestazioni medie o modeste (ecco spiegata la grande diffusione in Cina). CATL, primo costruttore di batterie al mondo, ha presentato però una batteria LFP con architettura cell to pack con densità di 160 Wh/kg facendo segnare un +28% rispetto a modelli standard. Più avanti, nel corso dell'anno annuncerà anche il nome: Qilin.

La batteria Qilin di CATL
Aprile
Tra le batterie più promettenti in arrivo ci sono quelle di StoreDot. L’azienda israeliana lavora da tempo su un modello XFC (sigla che sta per Extreme Fast Charging) in grado di guadagnare 100 miglia (160 km) in 5 minuti di carica.

StoreDot mostra al mondo la sua batteria XFC
La tecnologia non è stata annunciata durante il 2022 ma in questo anno ha raggiunto due traguardi importanti. Il primo, in primavera, la dimostrazione che le batterie reggono ormai 1.200 cicli prima di perdere in prestazioni. La seconda, in autunno, la sperimentazione sul campo grazie ai primi prototipi inviati alle Case, che possono testarle in strada.
Maggio
Il mondo delle batterie è dominato dai colossi asiatici. Ma l’Europa sta compiendo qualche tentativo per diminuire la dipendenza da Cina e Corea. A maggio arriva una bella notizia, almeno per le aziende del Vecchio Continente.
La scandinava Northvolt annuncia di aver prodotto e consegnato la prima batterie agli ioni di litio completamente europea.

Volvo e Northvolt insieme per un centro di ricerca sulle batterie
Giugno
Tra le tante tecnologie su cui si spendono soldi e fatica c’è, chiaramente, anche lo stato solido. Le batterie con elettrolita di questo tipo non sono ancora pronte, ma tante startup stanno facendo progressi e avvicinandosi al mercato, grazie anche al sostegno delle Case.
Ford e BMW, ad esempio, scommettono su Solid Power che a inizio estate annuncia di aver definito l’architettura delle proprie celle e di aver installato la linea pilota. Serve a produrre i primi esemplari che saranno dati alle Case per essere valutati e messi ulteriormente a punto.
Luglio
Se lo stato solido arriverà con prestazioni da urlo e nuovi standard in termini di sicurezza, ci sono altri tipi di batterie, altrettanto in via di definizione, che permetteranno di avere caratteristiche tecniche adatte a un uso automobilistico a prezzi ridotti.

La batteria al litio zolfo Lytcell EV di Lyten
Tra queste, ci sono le batterie al litio-zolfo della Lyten, che grazie all’uso di nanotecnologie per la costruzione di anodo e catodo dovrebbe aver trovato la ricetta per la realizzazione di un prodotto che può arrivare presto sul mercato.
Agosto
Durante il periodo estivo arriva una notizia che fa scalpore: Kodak si darà alla produzione di batterie per auto elettriche. Il colosso americano, tra i principali player nel campo delle pellicole per foto e filmati, trova infatti il modo di reinventarsi usando le proprie linee produttive per realizzare batterie.
Perché? Perché i macchinari in possesso dell’azienda americana, il cui valore ammonta a oltre 70 milioni di dollari, possono essere facilmente adattati alla produzione di celle agli ioni di litio.
Settembre
Nuove tecnologie all’orizzonte, batterie europee in arrivo, ma CATL non sta certo a guardare e inaugura il terzo quadrimestre dell’anno con due notizie di grande rilievo. Riguardano due batterie di nuova concezione: le batterie agli ioni di sodio e la M3P.
La prima, attesa per il 2023, adotta una chimica rivoluzionaria che si basa su un elemento estremamente comune. La seconda è una batteria dalla formula chimica ancora segreta che ha prestazioni simili a una batteria NMC (nichel manganese cobalto) ma costi di molto inferiori.
Ottobre
In un mercato affamato di materie prime per la costruzione di batterie, settore tra l’altro in crescita costante, a ottobre arriva la notizia che la ricerca di materiali punta su una nuova frontiera: i fondali marini. Molte compagnie minerarie hanno scoperto nelle cosiddette pianure abissali la presenza di enormi quantità di nichel, cobalto e altri metalli contenuti in rocce chiamate noduli polimetallici.
Si trovano a profondità comprese tra i 3.000 e i 6.000 e coprono il 70% dei fondali. Attualmente si studia il modo per raccoglierle e utilizzarle senza interferire nell’ecosistema marino, ma rappresentano una risorsa preziosissima per l’automotive.
Novembre
Sono tante e spesso fantasiose le soluzioni tecnologiche per la realizzazione di batterie. Ma alcuni ricercatori di Singapore hanno scoperto il modo di creare anodi dalla carta straccia. I vantaggi in termini di facilità di reperimento dei materiali e di costi sono evidenti.
In più, le batterie così create, hanno anche caratteristiche tecniche di tutto rispetto. Resistono ad almeno 1.200 cicli di carica e scarica e, proprio grazie alla carta, hanno anche una maggiore capacità di resistere alle sollecitazioni.
Dicembre
In un settore come quello della produzione delle batterie, il riciclo ha un valore fondamentale. Redwwod Materials, azienda guidata da un ex fondatore di Tesla, in questo campo non teme rivali.

Materiali recuperati da batterie esauste della Redwood Materials
Dopo una serie di progetti già avviati, la società annuncia la nascita del Battery Materials Campus, una nuova struttura che realizzerà catodi e anodi con materiale riciclato per una capacità complessiva di 100 GWh. I lavori prenderanno il via a inizio 2023.